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BANCOPOSTA UN SERVIZIO COME LA BANCA?
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Comunicato 
14 aprile 2001 0:00
 


IN ATTESA DELLA PRONUNCIA DELL'ANTITRUST, I CONSUMATORI CONFERMANO: E' UN BANALE SALVADANAIO!

Firenze, 14 Aprile 2001. Lo scorso mese di dicembre avevamo segnalato all'Ufficio Pubblicita' Ingannevole dell'Antitrust il caso del servizio BancoPosta delle Poste spa, chiedendo di verificare se la propaganda di servizi presentati come simili a quelli bancari, potesse trarre in inganno il consumatore, in particolare perche' i decantanti 14 mila uffici postali italiani presso cui si poteva usufruire del servizio, non erano in condizione di prestarlo. L'Antitrust, lo scorso 8 gennaio ci rispose che aveva aperto un procedimento d'infrazione e che, tra rinvii vari, al massimo entro il 21 giugno avrebbe emesso una sentenza.
Quindi siamo in piena istruttoria -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- e presupponevamo che le Poste spa portate in causa, avessero quantomeno raddrizzato il tiro, non tanto perche' si sentissero colpevoli di pubblicita' ingannevole (la sentenza non c'e' stata ancora), ma, visto che comunque c'e' l'istruttoria aperta, il dubbio di non aver dato un messaggio chiaro -pur se non ingannevole- poteva venire. Invece no! Sembra che tutto continui come prima, continuando a far intendere fischi per fiaschi rispetto al tipo di servizio offerto: valutazione che esprimiamo a ragion veduta grazie al nostro osservatorio con la rubrica "Cara Aduc" del servizio di SOS assistenza on-line che prestiamo attraverso il portale Internet dell'Aduc, dove oggi abbiamo ricevuto questa lettera:
Scrivo la presente per segnalare un fatto che ritengo sia un inganno per i cittadini: alcune settimane orsono una solerte impiegata dell'ufficio postale di L.go 2 Giugno in Bari a cui mi sono rivolto per altre ragioni mi ha prospettato il servizio "bancoposta". Sinceramente cosi' spiegato mi e' sembrato una buona cosa e, pertanto, sottoscrivo il contratto. Stamane mi porto presso altro sportello postale dopo una breve coda presento una distinta di versamento di un assegno bancario giratomi in pagamento da un cliente; la sorpresa !!! L'impiegato dopo alcune perplessita' e richieste di chiarimenti ad altri suoi colleghi mi risponde che non puo' accettare il versamento in quanto l'assegno in questione mi e' stato girato, mentre loro accettano solo assegni intestati a "me medesimo".
Mi e' rimasta l'amara consolazione di evidenziare l'inganno che la loro pubblicita' ha consumato e consuma in danno dei cittadini e la soddisfazione di portarmi presso l'ufficio postale dove ho sottoscritto il contratto esponendo il mio disappunto. "Bancoposta" non e' una banca ma un banale "salvadanaio".
La valutazione finale della nuova vittima di Bancoposta, puo' essere ben assunta a simbolo di cosa realmente sia il servizio, altroche' banca!
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