Roma, 6 agosto 1997. Aumenta la benzina, ma perche' l'Eni non interviene?
Una domanda che giriamo volentieri ai vertici dell'Eni e al Ministro dell'Industria -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. L'Eni e' controllato dal Ministero del Tesoro, che detiene la maggioranza del pacchetto azionario. Ed e' proprio in questi casi che lo Stato dovrebbe intervenire calmierando il mercato. Altrimenti non si vede la necessita' di mantenere in mano pubblica il maggior ente petrolifero italiano. Oltretutto la maggiorparte degli impianti di raffinazione sono dell'Agip, societa' che fa capo all'Eni stesso.
Dunque a che gioco si gioca?
Ridicolo e' lo slittamento di una settimana degli aumenti del prezzo dei carburanti. Far lievitare il costo alla vigilia di Ferragosto significa soltanto prendere in giro gli italiani. Evidentemente si pensa di avviare l'operazione in un momento di particolare distrazione, le ferie, tecnica usata un'infinita' di volte.
Insomma, siamo ai soliti mezzucci dei furbetti di turno.