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BOCCIATURA CLONAZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
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Comunicato 
7 settembre 2000 0:00
 


UNA CONDANNA A MORTE, NEL NOME DELL'IDEOLOGIA, PER TUTTI I MALATI CHE AVEVANO UNA SPERANZA
MA NOI CONTINUEREMO ….

Firenze, 7 Settembre 2000. Il Parlamento Europeo ha bocciato la sperimentazione della clonazione umana, approvando una mozione proposta dal gruppo del Partito Popolare, e bocciandone una di socialisti, liberaldemocratici e radicali (la mozione Ppe-Verdi e' passata per 237 a 230, con 43 astensioni, mentre l'altra mozione e' stata bocciata per 273 a 196, con 40 astensioni). Nella mozione approvata si invita il Governo di Tony Blair a rivedere la sua posizione.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Speriamo che il governo britannico, come spesso fa di fronte alle indicazioni del Parlamento Europeo, ignori questo pronunciamento e continui per la sua strada. Alla iniziativa britannica, cosi' come a quella del governo Usa, si dovra' esser grati, perche' sara' grazie a loro che potra' essere aperto un varco della ricerca scientifica che dovrebbe rendere piu' vivibile la vita di molti malati.
Il Parlamento Europeo, pur con una maggioranza di soli 7 voti, ha voluto cosi' farsi complice di un oscurantismo scientifico che trova esempi storici nei secoli passati solo nelle opposizioni alle vaccinazioni e alle autopsie, considerate come intrusioni malefiche nella integrita' spirituale dell'uomo: cose che oggi ci fanno sorridere, ma che tornano d'attualita' grazie a questi 237 rappresentanti del popolo europeo.
Non ci lamentiamo piu' di tanto, anche perche' la storia e la scienza ci hanno insegnato che le grandi innovazioni hanno sempre dovuto combattere contro gli idioti bacchettoni del momento; e sapere che la ricerca e le decisioni sono oggi nelle mani britanniche e statunitensi, ci da' almeno la certezza che tutti i malati che il Parlamento Europeo ha oggi condannato a morte nel nome dell'ideologia, domani potranno sempre varcare le frontiere e farsi curare oltre il continente dell'Unione Europea.
Da parte nostra, insistiamo con la petizione (che gia' stamane avevamo inviato al Parlamento europeo come nostro contributo al dibattito … con scarsi risultati), indirizzata anche al Parlamento italiano e a quello britannico per incoraggiarlo. Con questo strumento intendiamo dare voce ancora piu' forte a tutti i malati che vedono una speranza di vita e che non hanno intenzione di rassegnarsi alla condanna inflittagli dall'assemblea di Strasburgo.



ABOLIRE IL BOLLO DELL'AUTO. SI DELL'ADUC MA PER AUTO NON INQUINANTI.


Roma, 7 Settembre 2000. Si alla abolizione del bollo auto ma con discernimento. L'abolizione di una tassa, tra l'altro trasformata furbescamente da tassa di circolazione in tassa di possesso nel 1983, non puo' che rendere felici i contribuenti -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Il Governo ha l'occasione di decidere una mossa popolarissima e una meno popolare ma che indirizzi il settore automobilistico verso scelte meno inquinanti. Mezzi elettrici, a gpl e a metano potrebbero essere esentati dal bollo. Anche le automobili che usano sistemi di abbattimento degli inquinanti dovrebbero essere favoriti con una riduzione del 50% (perplessita' le abbiamo per le auto catalizzate, perche' non si e' affrontato il problema dello smaltimento delle marmitte catalitiche che sono vere bombe ecologiche).
Insomma il Governo deve scegliere tra una mossa popolare ed elettorale e un atto di indirizzo nello sviluppo dei trasporti a minor impatto ambientale.
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