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Caro-sms. Mister prezzi propone nuove leggi: si fermi
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Comunicato di Domenico Murrone
13 agosto 2009 0:00
 
Mister prezzi non si rassegna al fatto che in Italia un singolo sms costi ancora 15 centesimi e annuncia per settembre proposte al Governo di modifica legislativa. Si fermi. Non perpetui la tendenza in voga negli ultimi anni di fare leggi e leggine per correggere le tante storture che affliggono il settore della telefonia. Il caro-sms e' una delle tante, ma per rimuoverla non occorre una nuova legge, basterebbe applicare quelle esistenti, tra queste c'e' quella che vieta accordi di cartello tra operatori per tenere artatamente alti i prezzi.
 
Due consigli a Mister prezzi.
Il primo: faccia tesoro dell'esperienza. La legge Bersani ha abolito le penali a seguito del recesso dai contratti con gestori telefonici e pay tv. Come testimonia la nostra denuncia all'Agcom (rimasta finora senza risposta) (1), i gestori continuano allegramente a richiedere cifre abnormi agli utenti. Non basta una legge per debellare gli abusi, occorrono continui monitoraggi e sanzioni rapide e pesanti per chi non rispetta le regole.
 
Il secondo: avendo dichiarato che "essendo noi un organismo all’interno dell’esecutivo possiamo esercitare direttamente anche con un pronto intervento legislativo per modificare le regole laddove non funzionino" usi questo potere per fare una sola proposta di modifica legislativa.
Oggi la sanzione massima comminabile ad un'azienda che si macchia di comportamenti commerciali scorretti e' di 500 mila euro (per i grossi gestori sono spiccioli), si faccia promotore di un'iniziativa che innalzi tale limite a 10 milioni di euro, una simile cifra potrebbe realmente fare da deterrente all'indole truffaldina e alla cialtroneria degli operatori telefonici.
 
Infine una domanda (retorica): cosa servono tre entita' (Agcom, Antitrust e Mister prezzi) a controllare un settore che continua ad essere un'inestricabile giungla di regole non rispettate, furberie e inganni?
 
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