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CASCO OBBLIGATORIO, A CHI CONVIENE?
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Comunicato 
14 ottobre 1999 0:00
 


Roma, 14 ottobre 1999. Che il casco sia utile ne siamo pienamente convinti ma come dice un noto uomo politico "a pensar male si fa peccato, ma......". Ebbene noi vogliamo pensare male -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- anche perche' i cori di unanimita' ci lasciano sempre perplessi. E' ovvio che la obbligatorieta' del casco significa un aumento della produzione, della vendita, della occupazione e probabilmente una diminuzione delle spese ospedaliere. Il casco ha una protezione passiva quando l'incidente e' gia' avvenuto e ognuno di noi conosce con quanto spericolatezza si conducono moto e motorini, sensi unici, velocita', guida a serpentina, ecc. In Italia c'e' un poliziotto ogni 200 abitanti circa. Possibile che non si riesca a controllare un fenomeno di trasgressione al Codice della strada? Il problema allora si sposta su coloro che dovrebbero far rispettare la legge. Sono costoro efficaci ed efficienti? Sono coordinati tra loro? L'85% dei reati contro la persona e la proprieta' rimangono impuniti. A che servono allora tanti agenti quando non si riesce a tutelare i cittadini nei loro beni e nella loro sicurezza? E' vecchia storia quella di distrarre la pubblica opinione dai problemi essenziali individuando un feticcio su cui scagliarsi. O no?.

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