testata ADUC
CODICE STRADALE: INASPRIRE LE SANZIONI? NON CI SIAMO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
8 marzo 2007 0:00
 

Roma, 8 Marzo 2007. Inasprire le sanzioni del Codice della strada? Non ci siamo. Dissentiamo dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Cesare Beccaria, giurista illuminista, gia' nel '700 affermava che la prevenzione e' favorita dalla certezza piu' che dalla severita' della pena. Non ci nascondiamo la gravita' dell'incidentalita' dovuta, per esempio, all'alcol. L'alcol rappresenta il fattore piu' rilevante nel caso di incidenti stradali gravi o mortali. Cio' riveste particolare importanza dal momento che in Italia ci sono circa 4 milioni di bevitori eccessivi e circa 1 milione sono dipendenti dall'alcol. L'alcol e' la causa del 30% circa di tutti gli incidenti stradali che ogni anno si verificano in Italia. Gli incidenti si verificano piu' frequentemente tra le 20 e le 24, nei fine settimana (specie il sabato notte), sulle strade urbane ed extraurbane, e il rischio di provocare incidenti stradali aumenta in maniera esponenziale con l'incremento progressivo dell'alcolemia. L'art. 186 del codice della strada prevede che, in caso di guida con tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi/litro, la pena e' l'arresto fino ad un mese e l'ammenda da 258 a 1.032 euro. Per l'irrogazione della pena e' competente il tribunale. All'accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a tre mesi. Quindi carcere, multa e sospensione della patente. Come si vede gli strumenti legislativi per intervenire ci sono tutti, basta applicarli! Insomma chiediamo al ministro Bianchi di far rispettare le leggi esistenti. Il resto, ce lo consenta il ministro, e' propaganda!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS