DIRITTO E LEGGE SONO ORMAI STRACCIATI E COMPROMESSI Firenze, 6 Novembre 2000. E' questione di ore (forse?), e l'Autorita' garante delle Tlc ci fara' sapere cosa decidera' nei confronti di Stream e Tele+ che non si sono adeguate al decoder unico, cosi' come previsto dalla legge a partire dallo scorso 1 luglio.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di Stream/Telecom che ha sentenziato "il mercato sono io", in quanto dopo mesi di trattativa se n'e' venuta fuori dicendo che il decoder unico creerebbe un danno per il mercato (cioe' per lei stessa), e' evidente che non c'e' da aspettarsi niente di particolarmente eclatante; i segnali sono chiari: il decoder unico, comunque andra' a finire, sara' stata una sconfitta per il diritto e la legge … che e' quello che piu' conta.
Noi, a suo tempo, non avevamo esultato per il decoder unico, evidenziando come -di fatto- sarebbe stata una limitazione per il mercato. Ma, una volta fatta la legge, abbiamo sempre chiesto che gli operatori vi si adeguassero ed, eventualmente, da quella posizione conducessero una battaglia per l'abolizione della norma che glielo imponeva, dimostrando -fatti alla mano- che nessun altro operatore era stato invogliato a proporsi sul mercato: la norma, quindi, invece di aprire il mercato avrebbe solo facilitato il duopolio.
Cosi' non e' stato. Stream e Tele+ hanno preferito delinquere, e gli e' stato consentito di farlo proprio da chi, invece, avrebbe dovuto impedirglielo. Non si e' voluto intervenire in modo deciso fin dall'inizio, trascinando una situazione che e' servita solo a mostrare agli amministrati che, in questo Paese, il diritto e la legge sono optional da usare alla bisogna.
Speriamo solo che la situazione venga chiusa alla svelta, perche' ogni giorno che passa e' un'onta sempre maggiore che devasta le istituzioni. Restera' il ricordo di cio' che e' stato: tutt'altro che una scuola di vita, di economia e di gestione di un mercato.