FS: BLOCCARE GLI EUROSTAR

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

INCIDENTI EUROSTAR
BLOCCARE IL PIANO EUROSTAR
AD UN ANNO DALL'ENTRATA IN VIGORE, L'ADUC SOLLECITA LA MAGISTRATURA IN SEGUITO ALLE NUMEROSE DENUNCE GIA' PRESENTATE.

Firenze, 1 Giugno 1998. Dopo l'ennesimo incidente Eurostar, e le incresciose scuse delle Fs agli utenti del disservizio, l'Aduc, per voce del suo presidente nazionale Vincenzo Donvito, interviene sull'argomento:
Giusto un anno fa e' cominciato il piano Eurostar delle Fs. Una data da ricordare, perche' e' stato l'inizio del peggioramento del servizio. Non solo per gli Eurostar e la pericolosita' che direttamente rappresentano, ma per tutto il servizio in generale: penalizzato per far posto ai supertreni che, spesso, sono solo piu' comodi come confort interno, ma non fanno risparmiare nei tempi di viaggio, e fanno si' che lo stesso percorso costi quasi il doppio rispetto alla situazione precedente. Basta chiedere ai numerosi pendolari e ai frequentatori dei treni Intercity: un disastro continuo, un ritardo continuo perche' le Fs hanno stabilito che gli Eurostar devono sempre avere priorita' assoluta ... e non ci sarebbe niente di male, se gli Eurostar funzionassero, ma cosi' non e', cosi' come testimoniano le varie prese di posizione anche degli addetti ai lavori, come i macchinisti del Comu.
Abbiamo piu' volte denunciato alla magistratura questa incredibile situazione, e lo abbiamo fatto nostro malgrado, perche' le Fs, oltre che autori consapevoli del disservizio sono anche arroganti e quindi non ascoltano alcuna rimostranza -tipico atteggiamento di chi opera in privilegio da monopolio. Eravamo un po' "terroristici"? Non crediamo, perche' purtroppo i fatti continuano a darci ragione. E a poco vale qualcuno che strilla invitando gli utenti a non servirsi dell'Eurostar, perche' in molti casi e' un invito a non viaggiare con il treno, come, per esempio, sulla linea Firenze/Bologna non ci sono piu' praticamente alternative all'Eurostar. Occorre un pesante intervento esterno, come la magistratura per l'appunto, che faccia riprendere il filo logico della qualita' del servizio sia all'amministratore delegato Giancarlo Cimoli che al presidente del cda Claudio Dematte'.
Piuttosto che paventare l'esplosione della rabbia degli utenti -che puo' anche accadere ma sicuramente lo sara' in modo non costruttivo- occorre stimolare chi ha poteri per farlo