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EDF/MONTEDISON/CENTRALI ENEL
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Comunicato 
23 maggio 2001 0:00
 


DOVE NON HA POTUTO LA LIBERALIZZAZIONE POTRA' IL NAZIONALISMO?

Firenze, 23 Maggio 2001. Gran fermento per il 20% di azioni Montedison della francese Edf, col timore, neanche tanto recondito, che si inseriscano nella cosiddetta liberalizzazione dell'energia e controllino un po' di centrali ex-Enel insieme alla stessa Enel.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. 
Dal monopolio italiano al monopolio italo-francese? Sembra questa la grande preoccupazione che, sinceramente, non ci interessa piu' di tanto se non come passivi osservatori delle dinamiche finanziarie. Perche' dovrebbe essere peggiore la gestione italo-francese rispetto ad una gestione solo italiana, visto che in entrambi i casi si tratta pur sempre di monopolio? Oppure esistono i monopolisti buoni e quelli cattivi …. andate a raccontarlo a chi crede che il denaro italiano sia tale perche' circola nella Borsa di Milano e attraverso aziende che hanno la sede legale in Italia piuttosto che a Parigi o alle Cayman Island quanto alle Bahamas.
A suo tempo denunciammo la decisione da suk orientale che fu presa stabilendo il tetto nella partecipazione di aziende pubbliche alla proprieta' delle centrali Enel, le cosiddette Genco: con percentuali che oscillavano tra il 3 il 49% si fermarono li' dove qualunque trattativa per l'acquisto di un tappeto sarebbe approdata, il 30%: altissimo per parlare di mercato, concorrenza e assenza di abuso di posizione dominante. Ma ai nostri governanti andava bene, perche' ai boiardi di Stato di antica memoria si sarebbero solo sostituiti i nuovi piccoli boiardi sempre di Stato (Acea in testa).
Ma sembra che oggi i nostri governanti stiano per diventare vittime di se stessi, almeno secondo la loro concezione dell'economia e del mercato: dove non ha potuto la liberalizzazione, sembra che potra' il nazionalismo, facendo abbassare la quota del 30% per impedire che lo straniero invada il nostro mercato. E' proprio il caso di dire: potere della stupidita' dell'ideologia politica, che' ti porta li' dove il potere del tuo portafogli un attimo prima avrebbe negato cittadinanza.
Che i francesi non siano leader delle liberalizzazioni, lo sanno anche gli universitari al primo anno di economia, e la Edf ne' e' specchio e strumento ne' piu' ne' meno di quanto l'Enel non faccia per il Governo e lo Stato italiano, quindi verrebbe anche da dire che "chi di spada ferisce, di spada ferisce".
Ma siamo tranquilli e guardiamo dall'esterno, perche' di tutto questo ai consumatori non ne torna nulla, cosi' come non ne torna nulla ai lavoratori che qualcuno vorrebbe farci credere favoriti per la tenuta dei capitali sul suol natio. Le bollette elettriche aumentano sempre di piu' del tasso inflazionistico, e l'unica inversione potrebbe essere se ci fosse mercato, concorrenza e possibilita' di scelta per il consumatore finale: cose lontane cento galassie da questi giochi tra liberismo e nazionalismo, che servono solo a screditare capacita' e lungimiranza di chi dovrebbe fare gli interessi dei consumatori.
Possibilita' di cambiamenti? Se il ministro dell'Industria Enrico Letta chiede aiuto al suo futuro successore, e se questi lo ascolta ….. Viva l'Italia!
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