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Elezioni 2018. Il 'Contratto', la Lega, il M5S e le banche. Credibilità?
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Comunicato di Primo Mastrantoni
22 maggio 2018 9:37
 
 Ci volevano le dichiarazioni di Claudio Borghi, responsabile economico della Lega, sulla banca Monte dei Paschi di Siena, per far crollare il titolo dell'8,89%, con punte dell'11%.
I risparmiatori ringraziano. 

Borghi, però ha esplicitato quanto previsto nel "Contratto" tra Lega e M5S. Nel paragrafo dedicato alla Tutela del risparmio, si legge: con riferimento alla banca Monte dei Paschi, lo Stato azionista deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell'istituto di credito in un'ottica di servizio.

L'intervento di Borghi ci riporta alla memoria la vicenda di una altra banca, la CrediEuroNord, indicata come banca di riferimento della Lega, sponsorizzata da Umberto Bossi che invitava i vertici del partito a sottoscrivere quote di capitale. A quel tempo, il vice presidente leghista, Gian Maria Galimberti, tuonava: "cresceremo tanto da far male alle altre banche".
Come è andata a finire è noto, ma pochi lo ricordano: la CrediEuroNord fu salvata dalla Banca Popolare di Lodi, di Giampiero Fiorani (ricordate?).

Insomma, con le banche la Lega non ci indovina, e quando parla, provoca danni al risparmiatore. Se poi scrive, con il M5S, sul "Contratto", si vede che non ha, meglio non hanno, imparato la lezione. Tornare a scuola si fa sempre in tempo, non è mai troppo tardi.
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