VARATE LE NUOVE NORME EUROPEE SULLE ETICHETTE TESSILI: LE INCONGRUENZE Roma, 28 febbraio 1997. Decolla la direttiva europea sulle etichette dei prodotti tessili all'insegna della poca chiarezza e della logica coloniale.
I prodotti -dichiara Primo Mastrantoni, segretario nazionale dell'Aduc- fabbricati in Europa o importati nei Paesi del terzo mondo dovranno avere le etichette con le diverse percentuali di componenti, mentre quelli che l'Europa esporta verso altri Paesi non sono soggetti all'obbligo di etichettatura. Logica coloniale, legata agli interessi di industrie del settore, che producono cascami di varie fibre, che evidentemente vogliono piazzare prodotti di scarto, nei Paesi considerati .... "di scarto".
Altra novita' e' quella relativa alla mancata obbligatorieta' della etichettatura per i prodotti venduti alle Forze Armate, chissa' perche' i militari devono avere questo trattamento particolare.
L'Aduc ha scritto al ministro dell'Industria, Pier Luigi Bersani, chiedendo che tali norme siano superate nella legge italiana di recepimento della direttiva europea.