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FIRENZE CITTA' MILITTARIZZATA PER IL BENE DELL'AMMINISTRAZIONE
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Comunicato 
6 aprile 1999 0:00
 
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Firenze, 6 aprile 1999. L'Aduc, per voce del suo presidente Vincenzo Donvito, ha inviato al Comune la seguente lettera aperta.
Ma siamo sicuri che la sicurezza e il benessere di una citta' siano legati a maggiori controlli?
E' la domanda che ci poniamo nell'apprendere che, con le nuove "assunzioni", saranno quasi ottocento persone a vegliare per il nostro benessere. Non solo, ma la domanda diviene preoccupazione quando apprendiamo che e' stato chiesto al Governo l'uso di 150 militari di leva: se le parole hanno un significato, trattandosi di militari, avremmo un controllo militarizzato della citta'. Questa e' l'aspirazione del governo cittadino.
Abbiamo le catene che abbruttiscono l'aspetto della citta' e sono barriere per la mobilita' anche delle forze dell'ordine. Abbiamo i cordoli che, anche loro, abbruttiscono l'aspetto della citta' e sono causa di tanti incidenti, perche' spesso non si vedono e basta urtarli che fanno perdere il controllo della guida. Abbiamo i salvagente in cemento armato visibile e alti in modo sproporzionato che, oltre al solito abbruttimento, non servono alla bisogna, ma sono solo barriere di delimitazione. Abbiamo un servizio pubblico di trasporto che va in vacanza dopo le 21. Abbiamo controlli elettronici agli ingressi delle zone a traffico limitato, con esosi costi di gestione, che svolgono le identiche funzioni delle tradizionali telecamere. Abbiamo taxi tra i piu' cari, spesso introvabili e gestiti da un cartello oligopolistico che impedisce qualunque nuovo ingresso nel settore, dando una forza di ricatto a questa categoria che, quando non sono soddisfatti delle loro questioni, bloccano la citta' di tutti noi. Abbiamo parcheggi inutili (come quello del Parterre) e quelli inesistenti (le periferie della citta' con collegamenti verso il centro). Abbiamo una tolleranza verso la circolazione dei motorini che sfiora la complicita'.
Bene, ora, per controllare tutto questo, tra militari di fatto e militari di vocazione, avremo circa 1000 persone.
Ci si consenta di dubitare proprio dell'impostazione, visti i risultati che fino ad oggi hanno dato. E una domanda? Ma tutto questo denaro per questo piccolo esercito privato dell'assessore al traffico, non poteva essere utilizzato in informazione e potenziamento di quei servizi la cui carenza e' alla base della caoticita' di questa citta', perche' non andare alla radice del problema e continuare nella politica delle toppe? Sarebbe tanto difficile avere: Autobus piu' frequenti e ad ogni ora, taxi meno cari e piu' numerosi, piste ciclabili ovunque sottraendo spazio non ai marciapiedi ma alle strade. E se i soldi non bastassero ancora, ci sarebbe da guadagnare anche con i non-pagamenti alle aziende che quotidianamente spostano cordoli, distruggono e riedificano salvagenti.
Alcune riflessioni che diamo come contributo ad una amministrazione che le studia proprio
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