testata ADUC
GIORNATA MONDIALE CONTRO IL TABACCO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
31 maggio 2001 0:00
 


E' DIVENTATA INUTILE COME LA FESTA DELLA DONNA

Firenze, 31 Maggio 2001. Si celebra oggi la giornata mondiale contro il tabacco, con l'esposizione di tutti i buoni propositi di questa o quella istituzione, questa o quell'altra associazione di invogliare il comune mortale a non farsi male anche con il fumo.
Per capire lo spirito di questa giornata -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- ci basta un esempio, quello del Sindaco di Milano che, dopo aver osteggiato il referendum contro il traffico nella sua citta', e quindi contro il relativo inquinamento, oggi si e' esibito in piazza chiedendo che si faccia un referendum contro il fumo. Chiaro, no?
Purtroppo questo e' lo scenario a cui viene affidata l'informazione che dovrebbe indurre i giovani a non fumare e i fumatori a smettere, infarcita ovviamente di divieti presenti, futuri e sempre insufficienti, non applicati, sempre preannunciati, ma che rimangono li'.
Se a questo aggiungiamo che lo Stato che promuove quest'opera di dissuasione e' in prima fila, con il suo monopolio, in produzione e distribuzione di tabacco, nonche' alla sua esportazione verso altri Paesi, e' evidente che non solo c'e' confusione, ma c'e' puzza di presa in giro.
Chissa' perche', per esempio, in Paesi come gli Usa, dove i fumatori diminuiscono, non ci sono divieti per la pubblicita' dei prodotti da fumo.
Abbiamo l'impressione che giornate come quella odierna stiano diventando come il giorno in cui si festeggia la donna: la fiera dell'ipocrisia, della confusione, del lavaggio in pubblico di coscienze e comportamenti che il giorno successivo tornano a fare come in precedenza.
Noi invece crediamo che lo Stato non dovrebbe avere alcun business nel settore, ma dovrebbe investire solo in campagne informative, senza alcun divieto (garantendo, ovviamente, il diritto dei non-fumatori e dei fumatori a frequentare luoghi pubblici senza farsi male a vicenda), partendo dal presupposto che un consumatore ben informato e' in grado di scegliere da se' cosa gli faccia male o bene.
Ma intanto, siamo costretti a tenerci, dopo i professionisti del fumo, anche quelli dell'anti-fumo.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS