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GIUSTO PROCESSO
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Comunicato 
1 luglio 1999 0:00
 

L' ADUC A SOSTEGNO DELLE MOTIVAZIONI DELLE CAMERE PENALI

Firenze, 1 Luglio 1999. L' Aduc scende in campo per appoggiare le motivazioni dello sciopero che l'Unione delle Camere degli Avvocati Penali ha indetto dall'8 al 31 luglio. Siamo, pero’, decisamente perplessi sul metodo, perche' provochera' ulteriori disagi agli utenti dei servizi della giustizia, gia' provati da un sistema malato, saturo ed asfittico, che con la soppressione di molte udienze -pur nella precarieta' di giudizio per le leggi che contestiamo- non aiutera' a velocizzare il sistema.
Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. La riforma del giusto processo costituirebbe un determinante passo avanti, diventando una bussola nella attuale situazione. Lo slittamento della discussione parlamentare che doveva decidere in merito, appare piu' come un deragliamento, che come un banale fatto di organizzazione dei lavori dello stesso Parlamento.
E proprio in merito vogliamo ricordare una delle tante vicende giudiziare che ci vengono segnalate dai cittadini. E' quella di Gian Piero Buscaglia, da Alessandria, che non e' l'eccezione e conferma la regola: impiegato civile nella polizia, fermato per avere distribuito volantini con frasi e vignette satiriche nei confronti della P.S ed esponenti politici, e' stato arrestato con l'accusa di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Il signor Buscaglia sostiene di essere stato picchiato da un poliziotto e lo ha denunciato, opposta la tesi del poliziotto. Il processo ha visto la parola dell'uno contro quella dell'altro. Il primo processo, nonostante un certificato di labbro tumefatto ed un referto del poliziotto per una lieve escoriazione alla mano destra, si e' concluso con la condanna.
Cosa puo' fare il Giudice, di fronte alla verita' per legge della parola di un poliziotto, se non il notaio della verbalizzazione? Nel marasma della giustizia italiana i processi spesso sono ridotti a certificazione di verita' precostituite per legge: dove e' finita la ricerca di verita' in contradditorio tra accusa e difesa?
Il vero oggetto del contendere non e' stato il volantino incriminato, ma si e' automaticamente esteso ai tanti casi in cui l'utente dei servizi della giustizia non gode degli stessi diritti e delle stesse opportunita' dei tutori dell'ordine pubblico, come della giustizia. La parita' tra accusa e difesa e' il primo passo per una giustizia e per un processo che siano giusti.
Speriamo che l'iniziativa dell'Unione delle Camere Penali ci porti su questa strada. Da parte nostra saremmo sempre in prima fila a ricordare e denunciare tutte quelle situazioni in cui l'arroganza -del potere come della legge- cerca di sostituirsi al Diritto e
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