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Governo. Coronavirus: dalla Cina senza amore
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Comunicato di Primo Mastrantoni
9 ottobre 2020 12:48
 
 La scena è questa: stazione di servizio per la benzina. Il benzinaio mi dice: dottò, a me stà storia del virus nun me convice. C'è sotto qualcosa. Rispondo: che cosa? Nun lo so, ribatte il benzinaio, ma qualcosa c'è.

L'elenco delle teorie complottiste lo avevamo scritto mesi fa e, puntualmente, sono state diffuse attraverso i canali sociali. 
Una vale per tutte: è stato diffuso il virus per poi inocularci un vaccino, che contiene un chip, che consentirà di controllare l'umanità. 
 ...da reparto neuro.

Esiste una realtà della quale non si vuole prendere atto: il virus viene dalla Cina ed è trasmesso tramite zoonosi, cioè dagli animali all'uomo. 
Per gli scettici ricordiamo che la peste del 1347 arrivò in Europa dai topi, che ospitavano pulci portatrici del bacillo della peste. Falcidiò un terzo della popolazione europea. 
All'epoca non c'erano laboratori per la produzione di bacilli, né vaccini con chip controllori della mente umana. 
Occorre farsene una ragione.

Sulla origine della pandemia e' stata proposta una inchiesta internazionale dall'Organizzazione mondiale della sanità, che doveva partire da Wuhan (Cina), ma la Cina, che in un primo momento si era opposta all'indagine, ora, dopo aver accettato, fa ostruzionismo sulle nomine dei commissari indagatori. 
 
Insomma, il problema viene dalla Cina e, parafrasando un noto film, non con amore, nonostante la propaganda filocinese del nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
 
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