testata ADUC
Governo. Foa e i vaccini
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Primo Mastrantoni
31 luglio 2018 10:22
 
 Il candidato alla presidenza della RAI, Marcello Foa, in quota Lega, così si esprimeva sui vaccini lo scorso dicembre (dopo le affermazioni c'è il nostro commento):

1."Io non sono un medico, ma conosco bene il mio corpo".
Che non sia un medico è lapalissiano, che conosca il suo corpo è sua convinzione, della quale nutriamo seri dubbi. Ha, per caso, sostenuto esami di anatomia e fisiologia umana? Cosa c'entra il suo corpo con le vaccinazioni ai bambini?".
Un giornalista dovrebbe sapere che salute e vita non sono opinioni, così come non lo sono i vaccini.


2."Ho parlato con medici che dicono che iniettare 12 vaccini, in un tempo ristretto, nel corpo di un bambino, provoca uno choc al corpo del bambino molto forte che rischia di danneggiare il suo normale equilibrio."
Ha, per caso, parlato con altri medici che dichiarano che 12 vaccini non provocano uno choc e che non c'è il rischio di danneggiare il normale equilibrio?
Un giornalista dovrebbe mettere a confronto opinioni diverse e sapere, comunque, che i vaccini somministrati sono 10 e non 12.

 
3."C'è chi dice che ci guadagnano sui vaccini, c'è chi dice che in questa maniera provochi un aumento delle allergie o delle malattie indotte, che inducono poi al consumo dei farmaci."
Chi è che dice? Ha controllato quanto è il guadagno sui vaccini delle case farmaceutiche? Dove sono le prove sulla diffusione di allergie e induzione al consumo dei farmaci?
Un giornalista dovrebbe verificare le fonti delle sue informazioni e metterle a confronto; dovrebbe sapere che, grazie alla vaccinazione, nel periodo 2000-2016, il numero di morti nel mondo, a causa del morbillo, è diminuito da 550 mila a circa 90 mila (dati ONU).


4."Da osservatore di buon senso dico che 12 vaccini sono troppi".
Da osservatore di quali fatti? Ha preso visone dei report mondiali e nazionali sui vaccini? Si farebbe prescrivere una cura da un osservatore di buon senso?
Un giornalista dovrebbe sapere che le opinioni sono una cosa e i riscontri scientifici un'altra.


Insomma, costui dovrebbe ricoprire la carica di presidente della RAI per riportarla agli "antichi splendori" e per fare la "rivoluzione culturale". 
Di bufale ne circolano e ne circoleranno. L'importante è che il popolo ci creda.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS