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INDAGINE CONFARTIGIANATO MACELLERIE FIRENZE
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Comunicato 
27 novembre 2000 0:00
 


DI FRONTE A NON APPLICAZIONE E IGNORANZA DELLE NORME, L'UNICA POSSIBILITA' E' NON FIDARSI E NON MANGIARE CARNE BOVINA Firenze, 27 Novembre 2000. La Confartigianato di Firenze, su un campione di 200 macellerie, ha rilevato, in merito al fenomeno "mucca pazza" (specificamente sulla etichettatura delle carni a partire dal prossimo 1 dicembre), che il 22% delle imprese non conosce bene la normativa in materia, mentre il 78%, pur informato, non ha certezze, e solo il 3% si sta preparando all'applicazione delle nuove norme. L'85% inoltre non sapeva che fino al 30 novembre avrebbe dovuto dare informazioni con certificazione cartacea, mentre il 91% ha cartelli vari che informano sulla bonta' dei loro prodotti.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Un'indagine che conferma cio' che stiamo ripetendo da anni: ognuno tira la carretta al suo mulino e, nonostante la situazione di allarme e le nuove norme (precise pur se molto limitate), non sta succedendo molto per migliorare la situazione. I risultati sono quindi un nuovo campanello di allarme: niente ci garantisce che la carne bovina che mangiamo sia immune dal morbo della mucca pazza, perche', non solo i controlli non sono stati avviati, ma anche i dettaglianti continuano ad essere superficiali, vantando solo un primato di salubrita' delle carni italiane che neanche loro sono in grado di averne certezza.
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