testata ADUC
LIBRI FAZIOSI E LIBERTA' IN INTERNET
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
16 novembre 2000 0:00
 


DECLAMARE -BENE- LA LIBERTA', NON SERVE A NASCONDERE CHE DAL DIRE AL FARE C'E' DI MEZZO IL MARE, ANCHE PER IL PRESIDENTE AMATO: CONTRO QUESTA LIBERTA', ALCUNE LEGGI ITALIANE CONSENTONO DI CHIUDERE I SITI IN INTERNET.

Firenze, 16 Novembre 2000. Il presidente del consiglio dei ministri, Giuliano Amato, ha fatto un bell'intervento alla Camera sulla vicenda dei cosiddetti libri faziosi. La parte migliore e' sicuramente stata quando ha detto "La liberta' non si impone per decreto, ma si esercita con il confronto delle idee. Alle idee storte si raddrizzano le gambe con le idee dritte".
Un modo di procedere e di impostare il pensiero, anche giuridico, che non possiamo non condividere, e su cui la nostra associazione spende tutto il suo modo di procedere per l'affermazione dei diritti degli utenti e dei consumatori, considerati come individui portatori, per l'appunto, di diritti.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ma declamare, pur in un luogo autorevole come il Parlamento, e fermarsi, non e' opera virtuosa se non si fa seguire ai fatti, all'applicazione giuridica e normativa di questi principi. Purtroppo, ci sembra che e' proprio quello che ha fatto il nostro presidente del Consiglio, o forse sta preparando qualche riforma che ci e' sfuggita, per esempio l'abolizione di quegli articoli della legge Mancino del 1993 dove si mettono all'indice alcune idee e modi di pensare? Non crediamo, perche' non ci sarebbe sfuggito, e non possiamo ricordare che proprio nelle settimane scorse la legge Mancino (che fu praticamente fatta ad hoc per sciogliere il movimento di destra Ordine Nuovo), e' stata applicata in Internet, facendo chiudere un sito che faceva propaganda a idee e filosofie che il nostro Paese -uscito sconfitto dalla seconda guerra mondiale- ha ripudiato dopo averle alimentate negli anni precedenti. E allora? Dov'e' la liberta' che non si impone per decreto, dov'e' il confronto delle idee, dov'e' la forza delle idee dritte che dovrebbe raddrizzare quelle storte? Non ci sono, sostituiti proprio con la forza del decreto -come non auspica il presidente Amato.
A queste nostre domande non ci si puo' rispondere col fatto che Giuliano Amato governa, ma le leggi le fa il Parlamento: non ci credono piu' neanche i bimbi della scuola elementare. Fino a dimostrazione del contrario, abbiamo l'impressione che il presidente abbia fatto come quei deputati di provincia che, la domenica, tornando nel collegio, sfoderano tutto il bagaglio del loro costrutto politico e lo sciorinano in promesse a destra e a manca, salvo dimenticarsele la mattina del lunedi' quando sono in viaggio verso il Parlamento.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS