Roma 25.11.98. Come per la carbon tax, che non serve all'ambiente, i motorini catalitici trasformeranno la "qualita'" dell'inquinamento. E' successo per le automobili: il cambio dalle tradizionali alle catalitiche ha cambiato il tipo di inquinamento: oggi non si parla piu' di ossido di carbonio e azoto ma di benzene. Si sta facendo la stessa operazione con i motorini. A questo proposito rileviamo la assurda irresponsabile posizione dei produttori di motorini, che pretendevano di avere i benefici della rottamazione per i vecchi motori a due tempi. Ma se si vuole fare davvero un salto di qualita' occorre scegliere oggi di puntare sull'elettrico, per avere fra due o tre anni risultati consolidati per il miglioramento della qualita' dell'aria e sviluppare un specifico settore industriale. Oggi gli scooter elettrici in Italia sono solo 5.600. Poco per sviluppare un settore e interessare le case produttrici. Ma basterebbe una accorta politica del Governo e delle Amministrazioni locali per incentivarne la produzione e l'acquisto: abbattimento della aliquota IVA su cicli e batterie, deducibilita' dal reddito, tariffe elettriche vantaggiose per la ricarica, agevolazioni per i parcheggi e la circolazione, promozione di sistemi di noleggio, ecc.
Ma sarebbe troppo: d'altronde non siamo paese da terzo mondo?