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MUCCA PAZZA E INFORMAZIONE
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Comunicato 
15 novembre 2000 0:00
 


NON BASTA L'INFORMAZIONE, CI VOGLIONO NORME E PROPAGANDA DELLE STESSE, ANCHE FACENDO UNO STRAPPO DALL'EUROCRAZIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA: SUBITO LE ETICHETTE COMPLETE DI TUTTE LE INFORMAZIONE SULLA CARNE. Firenze, 15 Novembre 2000. Per fortuna siamo sommersi di informazioni sull'argomento: meglio tardi che mai. Ma non basta, perche' c'e' bisogno di norme e propaganda delle stesse.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E, purtroppo, non sono dietro l'angolo, perche' la Commissione europea ci ha ufficialmente confermato che i tempi sono lunghi: se ne riparlera' la settimana prossima quando se ne occupera' il consiglio dei ministri dell'agricoltura. Non siamo nuovi a questi tempi e queste rassicurazioni della Commissione europea, che e' la stessa che l'anno scorso ha levato l'embargo alla carne britannica e che oggi continua a dirci che, se pienamente applicate, tutte le misure sanitarie previste garantiscono un buon livello di salvaguardia della salute pubblica; con il risultato della situazione che conosciamo.
Il problema, in Italia, e' che il nostro Paese in materia non ha mai voluto agire in proprio, prendendo iniziative solo a rimorchio della Commissione europea di cui sopra, per cui oggi, anche di fronte alle piu' elementari decisioni, si trova con le mani legate. Ma, siccome noi crediamo che piuttosto che mani, si tratti di cervelli e volonta', quello che ci sarebbe da fare, si puo' fare, senza dover necessariamente sacrificare la sicurezza alimentare degli italiani sull'altare della politica comunitaria.
Come dicevamo all'inizio, si tratta di passare dall'informazione alle norme e, di conseguenza, alla propaganda delle stesse. Proprio oggi e' entrata in vigore una delle piu' grandi bufale della storia dell'informazione ai consumatori: le etichette sulla carne che, oltre a dire cose marginali (il luogo di macellazione) per un'etichetta, non servono alla bisogna e creano un clima di rassicurazione che, invece, non e' proprio il caso che, stante questa informazione, ci sia. Secondo le norme comunitarie dovremmo aspettare altri due anni per avere etichette degne di questo nome … ci vuol tanto a stabilire che, invece, in Italia ci devono essere da subito? E di conseguenza far partire una campagna pubblicitaria che indichi ai consumatori le virtu' e i pregi e le logiche di lettura di queste stesse etichette?
No, non ci vuole tanto, ma bisogna farlo in dispregio ai tempi giurassici ed eurocratici della Commissione. Ne' piu' ne' meno di quello che fece la Francia quando l'anno scorso, dopo la decisione della Commissione di levare l'embargo alla carne britannica, decise che cosi' non era per il suo territorio: uno strappo.
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