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MULTA SUL CONDONO EDILIZIO: UNA PRIMA VITTORIA
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Comunicato 
29 ottobre 1998 0:00
 
IL DIFENSORE CIVICO DELLA TOSCANA SULLE STESSE POSIZIONI DELL'ADUC.
UN APPELLO DELL'ADUC: BLOCCARE TUTTO PER SALVARSI QUELLA PICCOLA PARTE DELLA FACCIA CHE FORSE E' ANCORA SALVABILE. Firenze, 29 Ottobre 1998. La vicenda della multa sulla multa -la richiesta di oblazione per danno edilizio ambientale e paesaggistico che alcuni Comuni, Firenze in testa, stanno inviando a chi era stato condonato ed aveva gia' pagato- ha un nuovo, importante episodio.
Il difensore civico della Regione Toscana, dr. Romano Fantappie', che in precedenza non aveva ben valutato la portata del problema e si era limitato a suggerire la prescrizione della sanzione, grazie anche al ricorso al TAR che l'ADUC ha presentato, con una nota del 21 ottobre, e' ritornato sulla materia ed ha concluso che la disposizione della Finanziaria sulla legge 1497/39, dovrebbe essere applicata solo per gli abusi non condonabili. Proprio il contrario di quello che stanno facendo alcuni Comuni, in particolare Firenze.
Vediamo le argomentazioni. L'oblazione non sarebbe fondata perche' riguarda procedimenti conclusi, su cui il cittadino ha fondato un legittimo affidamento. Non solo, ma si fa pagare la sanzione due volte. Vediamo perche': la legge del '39 punisce chi non ha chiesto un'autorizzazione, e poiche' le norme prevedono che la sanzione si applica anche con danno zero, evidentemente indicano di colpire non un pregiudizio per l'ambiente ma la violazione della norma sulla preventiva autorizzazione; e la sanzione e' gia' stata pagata con il condono edilizio, coprendo la violazione della norma vincolistica; chi ha edificato abusivamente viene sanzionato proprio perche' ha omesso di chiedere l'autorizzazione: l'omissione e' unica, anche se i destinatari sono molteplici; e unica deve essere anche la sanzione.
"Motivazioni come quelle del nostro ricorso al TAR depositato il 14 ottobre -dice il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito-. La vicenda sta assumendo forme grottesche per i Comuni che arrogantemente procedono e che, abusando del loro potere, stanno anche non rilasciando le concessioni in sanatoria a chi ha gia' pagato tutto, dicendo che lo faranno solo dopo che sara' pagata anche la multa sulla multa. Lo specchio di questa arroganza sono le dichiarazioni dell'assessore fiorentino agli Affari Generali: "non possiamo permetterci di perdere questa battaglia perche' se non incasseremo i 30 miliardi previsti dalle sanzioni il bilancio del Comune sballerebbe". Sarebbe bene che il partito dell'arrembaggio alle tasche dei cittadini si fermasse, per non distruggere quel minimo di credibilita' che i cittadini forse hanno ancora sulle isitituzioni: forse c'e' ancora una piccola parte della faccia che potrebbe essere salvata.
Da parte nostra stiamo procedendo come carri armati, confortati dagli oltre trecento cittadini che continuano a interpellarci e seguono i nostri consigli, che ricordiamo:
L'unica possibilita' di ricorso e' al Tar, che costa piu' del doppio della media delle multe. Noi raccogliamo le disponibilita' dei cittadini a contribuire a due/tre ricorsi "pilota". Intanto li invitiamo a non pagare alla scadenza e di aspettare l'ingiunzione di pagamento, con il 5% in piu' (interessi legali) rispetto alla multa. A quel punto con spesa zero si puo' chiedere al Pretore, che ha competenza sul metodo di riscossione e non sul perche' della multa, di bloccare l'ingiunzione in attesa di una
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