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NUOVE TARIFFE TELEFONICHE FISSO MOBILE
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Comunicato 
17 marzo 1999 0:00
 
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LA TELECOM CONTINUERA' A GUADAGNARE IN MODO SPROPOSITATO A DANNO DI COLORO CHE USANO IL TELEFONO IN MODO CONTINUO E NON SALTUARIO. MA PERCHE' LE TARIFFE NON DEVONO ESSERE UGUALI PER TUTTI? NON SIAMO TUTTI UGUALI DI FRONTE AL DIRITTO DI COMUNICARE?

Firenze, 17 Marzo 1999. "Abbiamo l'impressione che, sulla pelle degli utenti del servizio telefonico, si stia compiendo una delle piu' squisite operazioni commerciali per garantirsi continuita' di flussi economici grazie a posizione dominante di mercato". Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. "Il tanto sofferto responso dell'Autorita' Tlc per fissare il costo delle telefonate da un apparecchio fisso ad un altro mobile, e' la cartina al tornasole di questa politica, perche' i ritocchi delle tariffe verso il basso vengono effettuati li' dove il guadagno e' marginale -i contratti family- e non dove invece i contatori girano velocissimamente -i contratti business. Infatti, anche se accorte campagne pubblicitarie ci potrebbero indurre a pensare il contrario, oltre l'acquisto e il canone (quando c'e') il prodotto family e' decisamente marginale, mentre quello business e' il fulcro dello sviluppo, perche' il telefonino e' diventato un fondamentale strumento di lavoro.
Ma perche' le tariffe non devono essere tutte uguali? Perche' penalizzare chi usa il telefono per business? Forse i cittadini non sono tutti uguali di fronte ad un diritto, quello di comunicare? Sembra proprio di no!
Quindi, tanta attesa, per nulla. L'Autorita' del prof. Enzo Cheli, purtroppo, non si e' smentita: lavora per la Telecom e non per gli utenti, e la cosa appare ancor piu' significativa se pensiamo che fra pochi mesi la Telecom non sara' piu' il gestore a cui lo Stato ha dato fiducia affidandogli il monopolio del servizio, ma uno dei tanti concorrenti. In sostanza l'Autorita' Tlc sta lavorando per consolidare la posizione
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