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Osservatorio Firenze. Porta telematica lungarno Diaz: assessore Bonaccorsi dimostra di non conoscere la sua delibera!
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Comunicato 
22 febbraio 2014 10:46
 
 Lascia davvero stupefatti l'intervista rilasciata al quotidiano La Nazione dell'assessore al Traffico del Comune di Firenze, Filippo Bonaccorsi, in merito alla "valanga" di multe emesse dalla porta telematica in lungarno Diaz. Contrariamente a quanto afferma Bonaccorsi, ingenerando nuova confusione e quindi nuove possibili sanzioni, non è vero che da quella porta telematica possono passare tutti "gli autorizzati dei settori A e A+". Moltissimi cittadini in possesso di autorizzazione all'accesso a dette zone o comunque autorizzati ad accedere a "tutti i settori" sono stati oggetto di multe a ripetizione. Ed è proprio questo il problema che abbiamo segnalato giorni fa: un'orgia confusa di ben otto cartelli posti all'accesso di lungarno Diaz che confonderebbe anche il più preparato esperto di circolazione stradale. Confusione che riguarda anche le porte telematiche site in Via de' Bardi e Piazza Pitti a seguito dell'ennesimo spezzettamento della ZTL in settori, sottosettori e sotto-sotto settori... dov'è finita la semplificazione??
All'assessore, ma soprattutto alla cittadinanza, si fa presente che la delibera in questione permette di entrare solo agli autorizzati per motivi di residenza, e non quindi agli autorizzati per altri motivi:
veicoli elettrici o ibridi, riparazioni d'urgenza etc. Tutti autorizzati all'accesso nei settori A e A+, mai avvertiti dal Comune che improvvisamente alcune sotto-aree dei settori A e A+ non sarebbero stati piu' loro consentite.
E' poi incredibile che, pur ammettendo l'esistenza di persone in buona fede raggiunti da migliaia di euro di sanzioni, l'unica cosa che consiglia l'assessore è di fare ricorso all'autorità giudiziaria. Se riconosci che ci sono cittadini ingiustamente puniti, almeno permetti loro di fare istanza di annullamento in autotutela direttamente alla Polizia municipale! Questo istituto di legge permette infatti di evitare il ricorso, che costa tempo e denaro al cittadino e al Comune, ingolfando ulteriormente il sistema giudiziario. Un'Amministrazione davvero efficiente e improntata ad un rapporto di collaborazione con gli amministrati dovrebbe quantomeno applicare la legge sull'autotutela, legge che il Comune da anni ignora anche nei casi in cui è palese un proprio errore.
Per cui, ai cittadini in possesso di autorizzazione ai settori A e A+ o comunque a "tutti i settori" raggiunti da sanzioni, non rimane davvero che fare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica dei verbali. Non si tratta solo di questione di buona fede o furbizia, ma di segnaletica non chiara (persino allo stesso assessore al traffico) e quindi di una violazione del Codice della strada da
parte del Comune.
Qui come fare ricorso
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