testata ADUC
OVERDOSE PER IL SITO INTERNET DELL'ADUC
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
22 novembre 2000 0:00
 


IERI E' STATO PRATICAMENTE FUORI USO. DA OGGI, DOPO UNA NOTTE DI LAVORO, E' DECUPLICATO IN POTENZA E PUO' EROGARE NUOVAMENTE TUTTI I SERVIZI QUOTIDIANI E PERIODICI

Firenze, 22 Novembre 2000. Non sappiamo se rallegrarcene o meno, ma ieri 21 novembre il sito Internet dell'Aduc e' andato in tilt, perche' non riusciva a supportare le centinaia di migliaia di navigatori che, contemporaneamente, cercavano di collegarsi. Per cui il servizio, durante la mattina, andava a singhiozzo, il pomeriggio si e' praticamente bloccato, ha ripreso verso le 19 in forma ridotta, e solo stamane, dopo che i tecnici vi hanno lavorato tutta la notte per espandere le memorie e tutto l'apparato hardware, ha ripreso regolarmente, anzi con una potenza 10 volte maggiore rispetto a quella precedente.
Cogliamo l'occasione per scusarci con tutti coloro che ieri hanno cercato di collegarsi, ma non ce l'hanno fatta: non prevedevamo una richiesta cosi' alta, tant'e' che, nonostante ieri il funzionamento sia stato limitato a poche ore, i contatti sono stati piu' di 120 mila.
Quindi, da oggi tutto di nuovo a posto, con i servizi quotidiani di informazione e approfondimento, con i moduli per i vari ricorsi (tra cui, presi d'assalto, quelli per la retroattivita' dell'anatocismo e la soglia usuraria valida per tutti i mutui), le lettere di "Cara Aduc" con le nostre risposte, le petizioni con gli aggiornamenti, le battute satiriche di ConshumourNews e le vignette, gli approfondimenti de "La pulce nell'orecchio", lo "Stupidario parlamentare", le iniziative contro l'arroganza della Telecom, i "Consigli per le cure" della Rai, i siti brutti e cattivi che vengono censurati e sequestrati, le opinioni dei parlamentari sullo spinello.
Un servizio quotidiano che si rinnova e si rinfresca grazie all'apporto delle centinaia di migliaia di navigatori che ci danno forza.



L'ADUC SCRIVE A VITTORIO FELTRI RADIATO DALL'ORDINE PROFESSIONALE

VENGA CON NOI NELLA BATTAGLIA PER L'ABOLIZIONE DELLE LEGGI CHE, GRAZIE AL POTERE DELL'ORDINE, LIMITANO LA LIBERTA' DI STAMPA

Firenze, 22 Novembre 2000. Il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, ha scritto la seguente lettera al direttore di Libero, Vittorio Feltri, dopo che l'Ordine dei giornalisti della Lombardia lo ha radiato dai suoi iscritti.
Gentile Vittorio Feltri
Ho letto che ha presentato ricorso contro la decisione dell'Ordine, e ne deduco che lo fa non tanto perche' senza iscrizione a questo Ordine non puo' esercitare la professione (non mi sembra che sia obbligatorio, per scrivere e fare il giornalista), ma perche' vorrebbe essere reintegrato, facendo ritornare lo stesso Ordine sulle sue decisioni, e quindi far accettare come legittimo il comportamento per cui l'hanno radiata.
La mia associazione e' in prima fila per abolire tutte quelle leggi che danno all'Ordine dei giornalisti il potere di decidere chi e come possa assumersi la responsabilita' di cio' che viene scritto: crediamo nella responsabilita' diretta dell'individuo di fronte ai propri comportamenti, e nella liberta' di ognuno di comunicare e informare senza chi gli dica come e perche' debba farlo, nel modo "giusto".
La sua vicenda, forse, potrebbe essere un'occasione per estendere e migliorare questa battaglia, ma non sappiamo se lei e' disponibile, visto il suo ricorso.
A noi non interessa dire o sapere se la sua radiazione e' giusta ….. sono valutazioni che non ci riguardano e interessano, ma ci terremmo molto a far si' che questa manifestazione di ottusita' culturale e giornalistica -che per noi e' tipica di uno ordine professionale investito di poteri legali di veto- si trasformasse in una sorta di buccia di banana su cui sviluppare un confronto, fino ad iniziative legislative che abroghino le attuali limitazioni alla liberta' di stampa e informazione.
Noi, anche ed essenzialmente dal nostro sito Internet, conduciamo una battaglia quotidiana per denunciare questa mancanza di liberta', e vorremmo poterlo fare anche dalle colonne del suo Libero, insieme a lei.
La ringrazio dell'attenzione
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS