testata ADUC
PAGAMENTO TARSU PER SOFFITTE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
10 maggio 1999 0:00
 
BOX E CANTINE
UNA SENTENZA DEL TAR DELL'EMILIA ROMAGNA APRE UNA NUOVA POSSIBILITA' DI RICORSO CONTRO L'INGIUSTA TASSA

Firenze, 10 Maggio 1999. Il Tar dell'Emilia Romagna, accettando un ricorso di varie associazioni di albergatori, commercianti e autorimesse di Bologna, ha ricordato al Comune emiliano che la tassa sui rifiuti va pagata per quelli prodotti, ed ha disposto la sospensione di una delibera comunale ad hoc, invitando infine l'amministrazione a rideterminare le tariffe; nel frattempo i ricorrenti dovranno pagare un terzo o la meta' di quanto richiesto.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Una sentenza importante che tiene conto di quello che e' il nuovo quadro normativo nazionale che doveva gia' entrare in vigore due anni fa, ma che, con rinvii dell'ultim'ora, entrera' in vigore solo -pare- dal prossimo 1 gennaio.
Nel settembre del '98 la commissione tributaria di Parma stabili' che la Tarsu non andava pagata per soffitte, box e cantine. Un'altra commissione, sempre di Parma, nell'ottobre dello stesso anno stabili' il contrario. Il ministero, a marzo di quest'anno, con una risoluzione ha stabilito che va pagata, mentre in aprile il Governo ha approvato le norme attuative della legge nazionale, che entreranno in vigore il prossimo 1 gennaio, e sono norme che partono dal principio che si pagano i rifiuti che vengono prodotti, e non come oggi in base alla totale superficie -e categoria di attivita'.
Un ginepraio in cui le amministrazioni comunali ci sguazzano, perche' continuano a fare come credono. In particolare, in questi ultimi mesi, in molte citta' sono state aggiornate le superfici da considerare per il calcolo della Tarsu, e l'aggiornamento e' stato fatto da ditte esterne non sempre precise. Quest'ultima imprecisione, sommata a quella di amministrazioni che spesso non hanno neanche aggiornato i dati in loro possesso, e all'arroganza che sembra il risultato dominante della nuova politica di decentramento amministrativo, ha prodotto una macedonia dove l'unico tassello pagante, con poche possibilita' di appello, e' l'utente.
La sentenza del Tar dell'Emilia Romagna apre un nuovo spiraglio, ma non per fare nuovi ricorsi al Tar, perche' i tempi medi di questa giustizia sono intorno ai dieci anni e i costi sono cosi' alti che avrebbe senso farlo solo tra gruppi precostituiti di cittadini o di categorie lavorative. Si possono fare ricorsi, invece, alle Commissioni tributarie provinciali, facendosi forza di questa nuova sentenza e, soprattutto, chiedendo di fare
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS