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Pedoni e ciclisti. Le regole, i comportamenti, le sanzioni. Scheda pratica
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Comunicato di Redazione
1 giugno 2018 11:54
 
  Considerato che anche i pedoni e i ciclisti sono utenti della strada e che spesso capita di notare che non ne sono consapevoli, pubblichiamo una guida dei loro diritti ma anche delle regole che devono rispettare, corredata da giurisprudenza utile.
Pedoni e ciclisti sono talvolta la croce di tutti gli altri utenti delle città. Chi non ha mai avuto a che fare con ciclisti che sfrecciano sui marciapiedi come se fossero piste a loro dedicate, o pedoni che scambiano i marciapiedi come bivacchi del proprio giardino e l’attraversamento stradale come se fossero in una isolata stradina di campagna? O ciclisti contromano, che attraversano ovunque e, dove ci sono i semafori, dimentichi delle proprie conoscenze cromatiche? Ciclisti e pedoni che si confrontano con conduttori di veicoli a motore che, a loro volta, sono convinti che le strade siano lì solo per loro. Una guerra! Dove non ci sono mai vincitori e vinti, ma sempre e solo vittime. Una guerra! Dove gli uni stimolano gli altri nell’essere incivili e trasgressori. E -ciliegina sulla torta- la pubblica amministrazione: che dovrebbe controllare e tutelare, ma per le sue assenze e le sue discrezionalità e le sue arroganze (il cosiddetto multificio), sembra (o viene -conseguenzialmente o pregiudizialmente- percepita… son tutti ladri…) che aiuti a fomentare disordine, sfiducia, egoismo.
La scheda pratica che proponiamo vuole contribuire perché ognuno si faccia meno male e -nostra tenace e permanente aspirazione- aiuti se stesso e gli altri a sviluppare ed applicare il senso e le regole civiche.
Un invito particolare ad informarsi lo rivolgiamo ai ciclisti. Che da piu’ parti sono considerati il futuro della mobilità urbana, ma in quasi tutte le nostre città sono spesso solo argomenti da promesse elettorali mai mantenute. In virtù di questo, le norme dei loro comportamenti e le regole sono piu’ frequentemente disattese perché c’e’ notevole confusione su quali siano, su quelle che sono state approvate e quelle che sono solo state promesse (tipica quella del casco non obbligatorio, reso tale per impedire un presunto calo della produzione industriale… alla faccia della sicurezza…).

Qui la scheda pratica
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