Il ministro dello Sviluppo Economico, col comunicato in cui fa sapere i risultati del proprio incontro con l'Unione Petrolifera (1) ha confermato non solo di essere in grado di non poter fare nulla, ma anche di non voler fare nulla. Ha ricordato l'inutile disposizione che dal 15 agosto obblighera' i punti vendita di carburanti a comunicare al ministero i prezzi praticati alla pompa. Disposizione che, al contrario di quanto crede il ministro Claudio Scajola che disincentiverebbe i prezzi alti, sara' solo un aggravio burocratico in piu' per venditori che, essendo tali e non benefattori, ne faranno ricadere il costo sugli acquirenti finali.
Quindi il nulla che puo' fare, e cioe':
- Mister Prezzi al lavoro per scoprire cio' che gia' si sa;
- confronto con Antitrust... per far cosa visto che l'Antitrust deve proprio agire indipendentemente dal Governo?
- valutare le proposte delle associazioni di consumatori che, guarda caso, sono proprio quelle che agiscono sotto la direzione del medesimo ministero.... e che notoriamente, bastano che siedono "a tavola" anche loro, son contente;
- analisi dei costi da parte del Dipartimento Energia per valutare perche' si e' cosi' diversi dal resto d'Europa.
E sul nulla che non vuole fare, cioe' la detassazione di un prodotto in cui la componente fiscale e' al 70%, non ha, per l'appunto detto nulla.
Boutade agostane di chi non vuole affrontare il problema alla radice: detassazione immediata e ripensamento economico di tutto un modello basato sulla dipendenza dai padroni del petrolio.
(1)
Prezzi carburanti: il Ministero dello Sviluppo economico chiede alle compagnie di frenare l’aumento dei prezzi riducendo il differenziale con l’Europa
Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha convocato oggi pomeriggio le compagnie petrolifere e l’Unione Petrolifera nella sede di via Veneto per affrontare il problema dell’ incremento dei prezzi dei carburanti.
Il Sottosegretario con delega all’energia, Stefano Saglia, che ha presieduto la riunione su incarico del Ministro Scajola, ha chiesto con forza alle compagnie di non attuare comportamenti speculativi, di non aumentare ulteriormente i prezzi e, possibilmente, di ridurre il differenziale (“stacco”) di prezzi con l’Europa, visto che secondo i calcoli del Ministero ci sarebbero i margini per un ribasso.
Il Sottosegretario ha poi comunicato che, con l’entrata in vigore della Legge Sviluppo (il 15 agosto prossimo), ciascun punto vendita della rete carburanti dovrà comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico i prezzi effettivi praticati alla pompa e saranno sanzionati coloro che ometteranno la comunicazione: in questo modo i consumatori potranno scegliere il punto di rifornimento più conveniente nella propria area.
Saglia ha infine ricordato che il Tavolo permanente sul mercato dei prodotti petroliferi ha dato già un forte impulso alla liberalizzazione attuata in particolare con la manovra estiva 2008: secondo le prime stime dei dati aggregati del 2008, sta calando il numero dei punti vendita di proprietà delle compagnie, mentre crescono i retisti convenzionati e le “pompe bianche”, dove rifornirsi a prezzi minori. Tale tendenza appare accentuarsi nel 2009.
Successivamente all’incontro il Ministro Claudio Scajola:
- ha chiesto al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi di avviare indagini sull’andamento dei prezzi dei carburanti;
- ha deciso di mantenere un confronto costante con l’Antitrust per verificare il comportamento delle compagnie a fronte di aumenti generalizzati e contemporanei;
- ha assunto l’impegno di valutare la fattibilità di alcune proposte provenienti dalle Associazioni dei consumatori per stabilizzare le continue oscillazioni di prezzo fino all’estrema conseguenza di consentire variazioni periodiche (mensili o trimestrali);
- ha disposto di proporre, d’intesa con le Regioni, norme più snelle per favorire l’aumento della diffusione di carburanti ecologici ed economici sostitutivi di benzina e gasolio, a cominciare dal metano;
- ha dato disposizioni al Dipartimento Energia di svolgere studi per analizzare la struttura di costi che, secondo le compagnie, giustificherebbe la nostra diversità con l’Europa.
Una nuova riunione del Tavolo sui carburanti è prevista a settembre con l’obbiettivo di avviare una riforma complessiva del settore che favorisca una maggiore efficienza, concorrenzialità e liberalizzazione.
Roma, 6 agosto 2009