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PREZZO DELLA BENZINA
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Comunicato 
11 agosto 1997 0:00
 

L'ENI RIDUCE DELLO 0% RISPETTO AGLI AUMENTI DEL 22 E 31 LUGLIO. TUTTO COME PREVISTO: CI HANNO PRESO IN GIRO PER INCASSARE PIU' SOLDI.
INTERVENGA SUBITO L'ANTITRUST. Firenze, 11 Agosto 1997. Il comunicato ufficiale dell'Eni, cosi' recita: "Il ribasso tiene conto della flessione dei prezzi dei greggi e dei prodotti sul mercato internazionale e dell'andamento instabile del rapporto di cambio tra dollaro e lira".
Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, e' cosi' intervenuto, dopo questa notizia:
Tutto come previsto. L'Eni, che sara' seguito a ruota, sta prendendo in giro i consumatori e un Governo che sembra voglia farsi prendere in giro. Vediamo come.
Il 23 luglio aumenta la benzina di 5 lire, perche' il dollaro Usa e' in salita, e altrettanto aumento viene effettuato il 31 dello stesso mese, sempre per il dollaro. Poi minacciano l'aumento di 20 lire e fanno la messa in scena del rinvio a questa settimana. Oggi ridiscendono ai livelli del 22 luglio. In questi giorni il prezzo all'ingrosso della benzina non e' aumentato, ma solo quello alla pompa e solo quelli delle grandi aziende, perche' i piccoli privati senza compagnie petrolifere alle spalle che vendono al dettaglio hanno continuato con gli stessi prezzi, che in genere sono 80/90 lire meno per ogni litro.
Quindi le vendite di benzina tra il 23 luglio ed oggi 11 agosto, che sono state effettuate con un aumento di 5 lire fino al 31 luglio e di 10 lire da quella data in poi -e che sono state giustificate per l'aumento dei prezzi del greggio- sono state lucrative adducendo false motivazioni. In queste tre settimane hanno venduto benzina di depositi che non hanno subito alcun cambiamento di valore per la mobilita' del dollaro. Non solo ma la quotazione odierna del dollaro e' piu' alta di quella del 22 luglio: forse che hanno deciso di rimetterci denaro tornando ai livelli di prezzo di quella data, dovendo acquistare ad un prezzo maggiore il greggio? No. La verita' sta nel fatto che gli aumenti del 22 e del 31 luglio, erano di pura fantasia, e sono stati esclusivamente speculativi ai danni del consumatore.
L'Antitrust lo abbiano piu' volte sollecitato, e crediamo che questo sia un elemento in piu' per non aspettare ancora.


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