C'E' IL NUOVO DECRETO "POMPIERE", E L'UE CHIEDE LA CONDANNA DELL'ITALIA

Firenze, 22 Febbraio 2000. Lo scorso 18 febbraio e' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Decreto legislativo del Governo in materia di Golden Share, con cui si stabilisce la possibilita' di intervento dello Stato solo in situazione di "imprenscindibili motivi di interesse generale" in settori come ordine pubblico, sicurezza pubblica, sanita' e difesa. E oggi l'Avvocato generale della Corte europea di giustizia di Lussemburgo ha proposto la condanna dell'Italia per la golden share delle privatizzazioni di Eni e Telecom Italia.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Sara' anche una coincidenza, ma e' significativa, perche' il decreto voluto dal Governo italiano dovrebbe svolgere le funzioni di pompiere sul fuoco che giustamente si e' acceso in sede Ue (grazie anche al commissario italiano Mario Monti, che ha fatto richiami -inascoltati- proprio perche' non si arrivasse a questa richiesta di condanna), dove sulle finte privatizzazioni e liberalizzazioni italiane hanno forse capito il bluff del Belpaese, alla stregua di utenti e consumatori che ne stanno ancora aspettando i benefici su qualita' e prezzi.
La richiesta comunitaria e' relativa ad un fatto specifico e per una legge che e' stata superata (474/94), ma non ci risulta -per il momento- che ci sia una grande mobilitazione perche' in Eni e Telecom siano levate le "partecipazioni d'oro" dello Stato; cosi' come non ci e' dato sapere se l'attivita' di queste due aziende rientri o meno nelle quattro in cui, con la nuova legge, si prevede la presenza decisiva dello Stato. In virtu' di questo ci attendiamo una ferma condanna da parte della Corte di Lussemburgo, prendendo anche in considerazione la nuova legge che -per i poteri discrezionali e ampissimi che assegna all'Esecutivo- non si discosta molto da cio' che ha provocato la richiesta di condanna.