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SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI
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Comunicato 
16 febbraio 2000 0:00
 


IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DICE DI VOLER TUTELARE ANCHE I DIRITTI DEGLI UTENTI. GLI SUGGERIAMO L'UNICO MODO POSSIBILE PER FARLO: NON SCIOPERARE E USARE ALTRE FORME DI LOTTA PER FAR VALERE LE RAGIONI DEGLI ISCRITTI AL SUO SINDACATO.

Firenze, 16 Febbraio 2000. Il segretario generale della Cgil, Sergio Cofferati, in una trasmissione della Rai stamane, ha detto che "per garantire un corretto diritto di sciopero nei settori dei servizi, bisogna che vi sia un rispetto altrettanto netto dei diritti degli utenti …".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Siamo lieti che il segretario Cgil si sia ricordato degli utenti oltre che degli iscritti al suo sindacato. E' un po' tardi, e abbastanza strumentale, questo ricordo, dopo decine di anni in cui i diritti degli utenti per lui non sono mai esistiti, e dove gli stessi utenti sono stati considerati solo strumento/ostaggio per le sue politiche di rivendicazione salariale … ma meglio tardi che mai.
Pero' il segretario Cgil non ci dice come intende farlo, perche' i suoi accenni alla rapida approvazione della legge che dovrebbe limitare il diritto di sciopero, ci sembrano piu' che altro una copertina striminzita che -a nostro avviso, nell'ambito delle politiche dei diritti- farebbe piu' male che bene. Mentre guardiamo di buon occhio le autoregolamentazioni, siano decisamente contrari a qualunque legge che limiti e disciplini il diritto di sciopero, perche' sarebbe come levare le unghie ad un essere umano.
Per questo ci si consenta -visto che ci occupiamo proprio di diritti degli utenti e forse abbiamo una esperienza quotidiana continua in materia- di dare un suggerimento al segretario Cofferati: l'unico modo per garantire i diritti degli utenti e' non scioperare nei servizi di pubblica utilita'!
Le parole hanno un significato: se si tratta di utenti, il modo per rispettare i loro diritti e' solo questo, altrimenti li si confonde con cittadini o lavoratori, che sono un'altra cosa.
E' evidente, quindi, che il segretario Cgil per far valere le ragioni del suo sindacato, se vuole dar corpo a cio' che dice, deve proporre ai suoi iscritti altre forme di lotta che non lo sciopero. Altrimenti il segretario Cofferati sta solo cercando di buttare fumo, parlare di tutto e del suo contrario, e strumentalizzare i diritti di altri soggetti alle rivendicazioni del suo sindacato.
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