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SPINELLO DEPENALIZZATO IN SVIZZERA
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Comunicato 
9 marzo 2001 0:00
 


MENTRE IN ITALIA SI CONTINUA A FARE COME GLI STRUZZI O A FAR FINTA DI ESSERE DEI SANTI VENDICATORI DEL MALE.
… MA LA VICINA ELVEZIA E' ANCORA LONTANA …..

Firenze, 9 Marzo 2001. Il Governo elvetico, in un messaggio che ha trasmesso al Parlamento, si e' pronunciato per la depenalizzazione del consumo di canapa indiana, paventando la tolleranza verso coltura e vendita. Il messaggio e' stato elaborato dal ministero degli Interni dopo ampie consultazioni e con l'intenzione di modificare l'attuale legge.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Un'iniziativa dove si da' decisamente una soluzione ad un problema che, nello specifico, non e' la droga in se', ma la liberta' degli individui di disporre di se stessi. Infatti la Svizzera, sul problema droga in se', e' all'avanguardia con la politica di riduzione del danno, avendo anche ratificato con un referendum federale la bonta' delle politiche di distribuzione controllata di eroina, che sono diventate il simbolo, ad esempio, di tutti i presidi sanitari nel mondo che, piu' o meno sperimentalmente, stanno affrontando la questione in modo pragmatico …. non in Italia, ovviamente e purtroppo.
Il Governo elvetico anche nel caso dello spinello sta trovando il modo pragmatico di affrontare il problema, per farlo diventare un non-problema: di spinello non e' mai morto nessuno, la sua produzione avviene anche in modo artigianale (sul balcone di casa), e' consumato da quasi tutti i giovani e non solo, e gli unici problemi sono il divieto e l'attiguita' del suo mercato clandestino con quello delle droghe pesanti. Depenalizzarne l'uso e tollerarne coltura e vendita (non potrebbe essere altrimenti, attualmente, visto il contesto internazionale in materia) e' una decisione che in un sol colpo fa piazza pulita del problema, risparmiandone altrettanti a consumatori, forze dell'ordine e sanitari.
La Svizzera e' ai nostri confini nazionali e comunitari, cosi' come l'Olanda (altro Paese in cui esiste gia' una legislazione simile a quella che vorrebbero introdurre in Svizzera) e' nella nostra Comunita'. Come sono nella nostra Comunita' i laender tedeschi e i presidi sanitari britannici e spagnoli dove viene messa in pratica la politica di riduzione del danno nei confronti delle droghe pesanti, pur avendo ancora leggi proibizioniste. L'Italia invece, forse accodandosi alla Grecia ma neanche per chissa' quanto tempo ancora, continua a fa finta di nulla, mettendo la testa sottoterra come gli struzzi o lanciandosi in campagne di "santi vendicatori del male che corrompe i giovani" o, peggio, dilapidando il pubblico denaro in inutili campagne come quelle del ministero del Dipartimento per gli Affari Sociali, i cui benefici e i cui risvolti legislativi sono persi nel vento.
Nel pacchetto di urgenze che abitualmente caratterizza il nostro metodo legislativo, non e' mai entrato questo argomento, perche' -com'e' successo per la pubblicita' per gli alcolici e i giovani, vietandola in tv dalle 16 alle 19- si e' preferito legiferare inutilmente e in modo totalmente difforme dalla quotidianita' di chi ne e' coinvolto, con riferimento a modelli di vita ormai decrepiti. Proprio come succede con lo spinello.
Chissa' se in campagna elettorale, senza continuare l'inutile confronto fra pro e contro (magari dopo l'ennesima dichiarazione del ministro Umberto Veronesi), qualcuno avra' la capacita' di porre il problema nella sua dimensione pragmatica, e, su questo, chiedere consensi trasversali ….. ma la vicina Elvezia e' ancora lontana ….
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