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Le stelle degli alberghi. La bufala del Governo: tutto cambia per restare come prima
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Comunicato di Vincenzo Donvito
17 febbraio 2009 0:00
 
Lo scorso 11 febbraio e' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Governo, dipartimento del Turismo, che ridefinisce la classificazione degli alberghi in base alle stelle (1). Un'iniziativa molto attesa, da consumatori e operatori del settore, per cercare di avere un'offerta univoca e facilmente intellegibile sul territorio nazionale e in linea con le classificazioni simili in altri Paesi d'Europa e del mondo. Fino ad oggi, per esempio, tra un albergo a due stelle di Trapani, c'era un abisso rispetto ad altrettante stelle a Rimini o a Bolzano, non solo nella qualita' ma anche nel prezzo: l'assegnazione delle stelle e' oggi decisa dalle Regioni in base a specifici regolamenti che, visto il risultato, sono molto diversi da territorio a territorio.
Entusiasmo generale quindi, e elogi al sottosegretario con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Presi anche noi da tanto entusiasmo (sono molte le lamentele e le segnalazioni di disguidi che arrivano al nostro servizio di consulenza "Cara Aduc"), abbiamo cominciato a darci da fare per cercare di rendere pratico in lettura ed uso il decreto 21/10/2008, cosi' come facciamo con le varie "schede pratiche" a disposizione di consumatori ed operatori sul nostro sito Internet.
Ma ci siamo subito fermati. Il decreto e' una bufala!! Che tutto promette e nulla cambia o -meglio- forse potra' cambiare qualcosa, ammesso che sara' ancora in vigore, tra qualche secolo. Si', proprio tra qualche secolo. Siamo esagerati? Leggendo il decreto, a parte le premesse piene di buone promesse e intenzioni, per far capire come stanno le cose, ecco cosa dicono due articoli cruciali:
- in base all'art.3, la nuova classificazione non riguarda gli alberghi esistenti ma solo quelli nuovi e quelli ristrutturati (2). Quindi o c'e' un terremoto in tutto lo Stivale per cui quasi tutti gli alberghi dovranno essere ristrutturati o riedificati come nuovi, oppure per qualche secolo (grossomodo la durata media di un edificio), la classificazione a stelle continuera' ad essere identica a quella attuale. Ovviamente le regioni possono fare in modo diverso, ma, per l'appunto, possono e non devono... aspettiamo il terremoto...
- Ma il Governo (forse consapevole dei limiti dell'art.3?) ha cercato di venire incontro alle esigenze di uniformita' e standard di qualita' con l'art.6 (3), istituendo un sistema di rating, associato alle stelle, che consenta la misurazione e la valutazione della qualita' del servizio reso ai clienti. Una sorta di toppa, quindi, per la iper-relativita' dell'art.3? No, anche qui una bufala, perche' le stelle sono quelle dell'art.3 e gli alberghi vi aderiscono solo su base volontaria. A che serve, oltre a dire che c'e'?
Che tristezza! Ci hanno preso in giro. E pensare che credevamo che l'univocita' della classificazione alberghiera a stelle potesse servire a tutti... evidentemente non avevamo dato il sufficiente credito ai poteri corporativi delle specifiche categorie che, invece, pare siano ben ascoltate dal Governo che, per l'ennesima volta, dimostra di esser sordo alle esigenze dei consumatori e della democrazia economica
 
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(2) (maiuscole e grassetti sono nostri). Art.3. Gli standard minimi di cui al presente provvedimento sono definiti in relazione all'apertura di nuovi alberghi o alla ristrutturazione di quelli esistenti. ..... Per GLI ALBERGHI GIA' ESISTENTI, per i quali e' comunque escluso l'obbligo di adeguamento ai requisiti strutturali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano POTRANNO EVENTUALMENTE disporre, d'intesa con il Governo, nell'ambito delle iniziative di recepimento da adottare ENTRO TRE ANNI motivate differenti modalita' di disciplina e di adeguamento per specifiche strutture.
(3) (maiuscole e grassetti sono nostri). Art. 6. Al fine di accrescere la competitivita' promo-commerciale internazionale e di garantire il massimo livello di tutela del turista, viene istituito ed introdotto, su base nazionale, un sistema DI RATING, associabile alle stelle, che consenta la misurazione e la valutazione della qualita' del servizio reso ai clienti. A tale sistema aderiscono, SU BASE VOLONTARIA, i singoli alberghi.
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