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SUCCESSO DELLE POSTE ITALIANE
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Comunicato 
10 marzo 2001 0:00
 


SI' PERO' … I DATI SONO FORNITI DALLE STESSE POSTE, E CHI NON LO AVREBBE FATTO AL POSTO LORO, CON PREZZI BASE AUMENTATI DEL 50%?

Firenze, 10 marzo 2001. Le Poste italiane hanno fatto sapere di aver sfiorato, nell'anno 2000, l'obiettivo di consegna della corrispondenza, da quella celere al resto.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Complimenti ai gestori del servizio della corrispondenza, ma c'e' qualcosa che non ci quadra. Prima fra tutte il fatto che un servizio monopolista di Stato, per dimostrare che sta raggiungendo gli obiettivi che si e' proposto, sia lui stesso a dircelo, con sue indagini, sue statistiche, suoi dati, e non ci sia un ente indipendente che, proprio perche' tale, faccia circolare dati che siano attendibili al 100%. Noi ci auguriamo che le informazioni diffuse dalle Poste siano vere (non siamo aprioristicamente convinti che bluffano), ma, siccome ci dicono che viviamo in democrazia economica, saremmo convinti se ci fosse una netta separazione tra controllori e controllati. Comunque, non ci stupiamo piu' di tanto, perche' l'andazzo di chi controlla e certifica la qualita' di se stesso, e' prassi nel processo di cosiddetta privatizzazione e liberalizzazione dell'economia italiana.
La seconda cosa che non ci torna, e' la beffa! Tra i numeri diffusi dalle Poste fa capolino, con notevole rilievo, un 98% di obiettivo raggiunto per la posta prioritaria. Bene! Ma e' un nuovo servizio che si e' praticamente sostituito a quello precedente (corrispondenza ordinaria), con un aumento del 50% (da 800 a 1200), e con la beffa di non aver inciso di 1 lira sul calcolo del tasso inflazionistico, cioe' e' una spesa a cui gli italiani si sono sottoposti (pena continuare a ricevere la corrispondenza spedita pagando Lit.800, almeno una settimana dopo la spedizione), senza che per questo fosse considerato in aumento il costo della vita: non e' secondario, perche' sui numeri che l'Istat ci sforna ogni mese, si costruiscono le politiche economiche dei Governi e si modellano i pro e i contro di tutti i settori della nostra vita.
Ma non finisce qui, perche', dando per buoni i numeri fatti circolare dalle Poste, ci chiediamo: quale azienda monopolista (quindi con clienti garantiti) non avrebbe raggiunto l'obiettivo se il servizio base avesse avuto un costo maggiorato del 50%? Forse l'azienda Fs, se i biglietti aumentassero del 50% non farebbe viaggiare meglio i treni, o l'Enel per l'energia elettrica, o questa o quell'altra municipalizzata per il gas o per l'acqua, e chi piu' ne ha piu' ne metta? Ci sarebbe da invocare il codice penale in caso contrario.
Quindi, va bene che ci dicano che gli obiettivi sono stati raggiunti, ma come e a quali costi (pagati dai consumatori, ovviamente) ci deve anche essere detto!
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