Studente con sintomi influenzali rimane a casa. Il pediatra prescrive il tampone. Ma a Firenze e dintorni non c'è posto, e la studentessa è costretta a rimanere a casa.
Chiamato l'ufficio URP di Firenze: ci spiace, provi a contattare la sua scuola per sapere cosa fare.
Ma ci rendiamo conto che, oltre un anno dopo lo scoppio della pandemia,
uno studente fiorentino deve rimanere a casa per assenza di tamponi? E l'Asl che dice al genitore di mettersi d'accordo con la scuola?
Per gli studenti non si chiede priorità sui vaccini, come hanno fatto
alcune categorie influenti cui la Regione Toscana ha subito chinato il capo, prolungando la scia di morti anziani.
Ma quantomeno, dopo 13 mesi di pandemia, ci si potevano aspettare tamponi tempestivi per gli studenti costretti a saltare scuola per un mal di gola e raffreddore.
Vergogna Toscana, vergogna!
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