testata ADUC
TARIFFE ENERGETICHE IN AUMENTO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
20 aprile 2001 0:00
 


DOVE METTE MANO LA NUOVA ENEL/IRI, TUTTO AUMENTA A SPESE DEL CONSUMATORE: FERMARLA IN TEMPO PRIMA CHE CI PORTI NEL BARATRO

Firenze, 20 Aprile 2001. La relazione previsionale 2001 del ministero del Tesoro fa notare che i prezzi controllati sono in crescita seguendo l'inflazione, ma solo se si estrapolano quelli elettrici e del gas che, nel 2000, sono cresciuti rispettivamente dell'8,2 e del 10,7%.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Che l'economia di Stato, agli albori del terzo millennio, non sia piu' quella che venga incontro alle esigenze degli amministrati e dei consumatori, e' un ritornello che si ascolta anche nelle stanze dei ministeri piu' recalcitranti in materia di liberalizzazione economica. Ma dire che e' quello che sta succedendo in Italia, non solo e' azzardato, ma incosciente. E a farci fare una simile valutazione non e' il nostro sfrenato senso di liberta' economica, ma i numeri che sono forniti dal ministero del Tesoro, la cui gestione, a nostro avviso, non ha brillato per sgravamento delle incrostazioni monopoliste, ma per tentativi di consolidamento dell'esistente -e del regresso- sotto quel "magico" s.p.a. dietro cui alberga un capitale dello Stato che, a differenza di prima (e questa e' forse l'unica differenza tangibile), "rischia" in Borsa.
L'alfiere di questa politica e la nuova IRI, piu' nota come Enel, e la sua politica di multiutilities, dove i guadagni dell'attivita' garantita e coperta da uno Stato che gli fa anche le leggi ad hoc, sono utilizzati non certo per migliorare economicamente il servizio ai consumatori obbligati, ma per meglio giocare sul mercato e dare un senso ai sempre boiardi di Stato che l'amministrano.
E dove la "nuova" Enel mette mano, fa danno … per i consumatori, ovviamente. Da quando questa azienda si e' lanciata sul mercato delle multiutilities, le sue tariffe elettriche sono andate alle stelle. Altrettanto sta succedendo con il suo ingresso nel campo delle telecomunicazioni, con Wind e Infostrada che, da quando si stanno assestando sul mercato nel tentativo della creazione di un duopolio con Telecom, le tariffe al consumatore finale hanno cominciato a diminuire meno (-2,2% secondo i dati Istat dell'ultimo rilievo inflazionistico marzo 2001/marzo 2000, rispetto a -3,4% del 2000 rispetto al 1999).
E' prossimo l'ingresso dell'Enel/IRI anche nel settore acqua potabile (acquedotto pugliese e altri minori): settore gia' difficile dal punto di vista strutturale e infrastrutturale, i cui aumenti sono gia' dietro l'angolo. C'e' qualcuno in grado di scommettere che l'arrivo dell'Enel non compromettera' il costo finale del prodotto?
C'e' qualcosa che non torna, e non crediamo di essere allarmisti nel credere che si debba considerare anche la strategia aziendale dell'Enel/IRI, tesa a considerare i consumatori non come il soggetto con cui confrontarsi e su cui studiare le offerte, ma come oggetti da spremere; in forza del fatto che il mercato non gli serve, perche' e' comunque garantita dal suo improprio assetto societario, dove, comunque vadano le sue avventure e scorribande, nessuno dei responsabili pagherebbe, perche' al massimo sarebbe trasferito in qualche altra azienda a continuare il suo "boiardismo". Bisogna fermarla prima che ci porti al baratro, al non-ritorno, e siccome crediamo che sia impossibile introdurre anche la responsabilita' civile individuale (quella penale va da se') per chi amministra le aziende di Stato, pensiamo che l'unico metodo sarebbe vendere tutto.
Chi e' che ci propone questo nelle prossime elezioni? Se ci sei batti un colpo!
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS