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TELEFONIA, CONSUMATORI E GIUSTIZIA. PARTE IL VIAGGIO NELLE COMMISSIONI OBBLIGATORIE DI CONCILIAZIONE DEL CORECOM. REPERIBILITA' E FRUIBILITA' SOLO PER IL 52% DEGLI ITALIANI E CON DIFFICOLTA' PER CHI NON ABITA NEL CAPOLUOGO DI REGIONE
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Comunicato 
9 febbraio 2005 0:00
 

Firenze, 9 Febbraio 2005. Abbiamo iniziato un viaggio nelle commissioni di conciliazione del Corecom (Comitati Regionali per le Comunicazioni), quelle istituzioni a cui, chi ha un problema con il proprio gestore telefonico o altra societa' delle tlc, e' obbligato a rivolgersi prima di adire la giustizia ordinaria (in genere giudice di pace). La loro istituzione e' stata stabilita dall'Autorita' delle Comunicazioni (delibera 182/02/cons del 2002) e sono al libro paga di ogni singola Regione.
Il viaggio lo abbiamo iniziato mettendoci nei panni del singolo consumatore che cerca di informarsi se nella sua Regione il servizio e' attivo o meno. Siamo partiti dal sito dell'Autorita' del prof.Cheli. dove a questo indirizzo clicca qui c'e' l'elenco dei singoli Comitati regionali.
Abruzzo: servizio attivato a fine 2006.
Basilicata: servizio attivo.
Calabria: servizio attivo (sospeso il 31/10/2007 dall'Agcom clicca qui).
Campania: servizio non attivo.
Emilia Romagna: servizio attivo.
Friuli Venezia Giulia: servizio attivo.
Lazio: servizio attivo.
Liguria: servizio attivo.
Lombardia: servizio attivo*.
Marche: servizio attivo.
Molise: servizio non attivo. Il telefono e' sbagliato. Rintracciato attraverso il centralino della Regione.
Piemonte: servizio attivo.
Puglia: servizio attivo dal 21 novembre 2006.
Sardegna: servizio non attivo.
Sicilia: servizio non attivo. Il telefono e' sbagliato. Al centralino del Consiglio regionale non sanno cosa sia il Corecom. Rintracciato attraverso il centralino della Giunta.
Toscana: servizio attivo.
Trento, prov. Autonoma: servizio attivato dal marzo 2007.
Bolzano, prov. Autonoma: servizio non attivo.
Umbria: servizio attivo.
Valle d'Aosta: servizio attivo.
Veneto: servizio attivo
Quindi abbiamo 8 regioni (inclusa Trentino Alto Adige) senza il servizio e 12 con il servizio. Una copertura del 60%, quindi niente male? In termini di popolazione (dati Istat residenti 2001) significa che quasi 28 milioni non ne usufruiscono a fronte di poco piu' di 29 milioni che lo hanno nella loro regione; per cui si tratterebbe di una copertura per quasi il 52% della popolazione.
Inoltre c'e' da aggiungere che stiamo parlando di un servizio che e' fruibile, per ora, solo nel capoluogo della Regione, per cui in alcune situazioni, chi deve adirvi si deve sobbarcare alcune centinaia di chilometri di spostamento.
Allo stato, quindi, si tratta di un servizio tutto sommato solo sulla carta: reperibile (con i "buchi" di cui sopra), ma ancora poco fruibile per la scarsa presenza sul territorio (52%) e le difficolta' per raggiungerlo (solo capoluoghi). Se pensiamo che l'istituzione di queste commissioni e' stata fatta per semplificare i ricorsi (sempre crescenti vista l'enorme crescita di questo mercato), rendendoli piu' economici e accessibili che non la giustizia ordinaria.. si intuisce che, oltre ad essere ancora in alto mare, il percorso e' per ora piu' irto rispetto ad un semplice ricorso al giudice di pace (che e' nel proprio paesello o in quello accanto). Quindi, fortunato chi abita in una regione in cui il servizio non e' attivo?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc

*Servizio attivato nel maggio 2005.
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