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Tlc. Il ministero della Sviluppo economico vuole combattere spot ingannevoli e pratiche commerciali scorrette? Elevi le sanzioni
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Comunicato 
24 ottobre 2009 13:11
 
Le pratiche commerciali scorrette sono purtroppo all’ordine del giorno, specialmente in questi ultimi anni in cui tumultuoso e' stato anche lo sviluppo degli acquisti online; le logiche della pubblicita' fanno leva sull’emozione e sui desideri, soprattutto se i destinatari sono soggetti vulnerabili; [sono ribaditi] la crescente volonta' e l’impegno delle strutture competenti e del Ministero ad affrontare queste problematiche.
Sono estratti del comunicato stampa del ministero dello Sviluppo economico di venerdi' 23 ottobre, che riferiva dell'ammontare totale delle multe per pratiche commerciali scorrette e pubblicita' ingannevole che l'Antitrust (competente in materia) ha comminato nel 2008: 37 milioni di euro. Vista la situazione e i propositi, suggeriamo al ministero di seguire l'esempio inglese e fare propria la nostra proposta di elevare le sanzioni massime nei confronti delle aziende che assumono comportamenti vessatori nei confronti dei consumatori: sanzione massima del 10% del fatturato, ma comunque non inferiore a 10 milioni di euro. Solo con il rischio di sanzioni essenziali le aziende, dai gestori telefonici, alle banche, alle tv a pagamento troveranno 'sconveniente' fare spot truffaldini, attivare servizi non richiesti, ostacolare il recesso da un contratto o la portabilita' di un mutuo.
Al momento, la sanzione massima comminabile per pubblicita' ingannevole o condotta commerciale scorretta e' di soli 500 mila euro, che per una grande azienda e' un'inezia.
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