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TRASMISSIONE TV LOTTO ALLE OTTO
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Comunicato 
25 febbraio 1999 0:00
 

L'ADUC SOLLECITA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI VIGILANZA SULLA RAI, PERCHE' IMPEDISCA LA DIFFUSIONE DI COSI' PALESI FALSITA', CHE CREANO ILLUSIONI E CHE SONO PAGATE DA TUTTI I CONTRIBUENTI.

Firenze, 25 Febbraio 1999. La trasmissione tv, in onda su Rai2, "Lotto alle otto" e' nel mirino dell'Aduc, dopo numerose segnalazioni che sono giunte da parte di utenti del servizio pubblico radiotelevisivo. Per questo il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, ha scritto all'on.Francesco Storace, presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai:
"Non abbiamo niente da eccepire che la tv di Stato si occupi di uno dei piu' diffusi giochi d'azzardo legali, a maggior ragione per cercare di promuoverlo, perche' e' diretta emanazione dello Stato stesso, ma abbiamo da sollevare una nota di demerito per il fatto che questa trasmissione basa molte delle sue parti su vere e proprie falsita'. Infatti alcuni attori, a cui viene riservato l'epiteto di professori, spacciano come dato scientifico le loro elucubrazioni sull'ipotetica uscita di un numero rispetto ad un altro. Non si tratta di persone che, sull'onda della "smorfia napoletana", "traducono" in numeri i pensieri e i fatti della quotidianita' di chi intende giocare, con un gioco che tutti sanno essere frutto di fantasia e tradizione della stessa. In questa trasmissione il dato della fortuna (numeri che, segnalati in precedenza, sono usciti su questa o quella ruota) viene investito di scientificita', come se un numero che non sia sorteggiato da diverso tempo abbia piu' probabilita' d'uscita rispetto ad un altro, prendendo letteralmente in giro gli utenti piu' sprovveduti.
Non contestiamo il fatto che in una trasmissione della tv di Stato ci siano attori che facciano anche questo, ma contestiamo che non sia evidente e segnalato che si tratti di attori che recitano su soggetti di esclusiva fantasia e senza scientificita'.
Siccome si tratta di persone e trasmissioni pagate con i soldi dei contribuenti, ci sembrerebbe opportuno se lei, on.Storace, qualora ravvedesse in cio' che le abbiamo segnalato le stesse anomalie che le abbiamo descritto, intervenisse presso il gestore pubblico del servizio radiotelevisivo.
Per parte nostra, infine, in quanto utenti obbligati del servizio di Stato, ci rivolgeremo
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