testata ADUC
TRASPORTI URBANI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
9 luglio 1999 0:00
 

CON LA DIMINUZIONE DELLE CORSE, DURANTE L'ESTATE DIVENTANO UNA SOFFERENZA. E GLI UTENTI/OSTAGGI INVECE PAGANO LO STESSO. IL MONDO E LE ABITUDINI CAMBIANO MA I GESTORI MONOPOLISTI RIMANGONO ARROCCATI NELLA LORO ARROGANZA.

Firenze, 9 Luglio 1999. Cominciano, puntuali, ad arrivare le numerose lamentele estive per la diminuzione dei trasporti pubblici urbani. Quest'anno, poi, inserite in un contesto di scioperi nei trasporti sempre piu' incomprensibili e utili solo a creare divari tra utenti e prestastori di servizi, diventano ancor piu' gravi e sintomatici di gestioni che portano solo all'esasperazione e all'odio civico.
Cosi' il presidente dell'Aduc. Vincenzo Donvito.
Il mondo sta cambiando radicalmente, con abitudini consolidate che si trasformano, ma alle aziende di trasporto pubblico locale non se ne accorgono. Sono sempre meno gli italiani che vanno in vacanza nei mesi estivi, cosi' come testimoniano gli affari dei negozi in citta' e la quantita' di rifiuti raccolta. Ma per le aziende di trasporto pubblico urbano di grandi citta' come Roma, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Bologna, Palermo, Bari, questo fenomeno non esiste, e precise, allo scadere di date prefissate decine d'anni fa, le corse diminuiscono. E aumenta il disagio degli utenti; inoltre la diminuzione di queste corse favorisce la congestione del traffico privato urbano, che, per il caldo ormai torrido che caratterizza le nostre estati, grazie alla piu' lenta rarefazione dell'ozono prodotto dai gas di scarico, provoca una cappa d'inquinamento irrespirabile, con l'unico risultato di far aumentare le infezioni e le malattie respiratorie dei cittadini.
L'utente, invece, paga abbonamenti e biglietti sempre piu' cari, per servizi che peggiorano.
Il piano di vacanze degli addetti ai servizi va rispettato? Certamente! Ma e' un rispetto che non deve bisticciare con quello degli utenti che, invece di televisori che mandano pubblicita' dentro le vetture, gradirebbero molto di piu' che questi soldi fossero investiti per l'aumento della frequenza delle corse.
Ci rendiamo conto che fintanto che i servizi saranno gestiti in regime di monopolio, con contributi pubblici (regionali e Ue) a Km e per l'acquisto delle vetture che sfiorano la legalita', non ci sara' una di queste aziende che impostera' i propri servizi a partire dall'utente. Ma nonostante questo, vista la delicatezza del problema e la gravita' della
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS