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UTERO IN AFFITTO
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Comunicato 
29 febbraio 2000 0:00
 


UNA SENTENZA IMPORTANTE CHE APRE AD UNA CONCEZIONE DELLA VITA E DELLA NASCITA CHE FARA' TUTTI PIU' FELICI

Firenze, 29 Febbraio 2000. Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' importante la sentenza del giudice che ha consentito il cosiddetto utero in affitto, anche perche' da' un colpo di reni all'immobilismo del legislatore in materia: da anni si intrecciano veti e aperture, con il solo risultato di procrastinare l'infelicita' di chi ha il desiderio di un figlio.
Per quanto ci riguarda, sull'argomento non dovrebbe esistere alcuna legge, ma la sola volonta' dei singoli attori di procedere in un modo o nell'altro, con la presenza dello Stato solo per garantire che il servizio sia accessibile a chiunque e in condizioni di libera e consapevole scelta. Per questo guardiamo con molta diffidenza i nostri legislatori che intendono legiferare per, praticamente, impedire la libera scelta e, che, nonostante questo comune denominatore, non riescono a trovarsi d'accordo pur -nominalmente- partendo da presupposti e impostazioni diverse. Alla fine il loro immobilismo crea solo un danno a chi vorrebbe ricorrere anche a questa possibilita' di procreazione.
Per questo la sentenza e' importante, anche se riconferma il metodo italiano di fare giustizia e diritto attraverso la giurisprudenza, ma in questo caso … ben venga, perche' il risultato e' quello di fare spazio ad una concezione della vita e della nascita che serve solo a rendere piu' felici tutti, genitori e nascituri desiderati.
Non solo, ma si fa un po' di piazza pulita verso coloro che -ostinatamente e anche da posizioni di governo- continuano a credere di dover trasmettere nella norma quelle che sono loro specifiche convinzioni etiche e religiose, comunque personali.
Una sentenza che fa primavera, auspicando che sulla materia non ci sia piu' il naso intruso della legge.
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