COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

VENDITA DEI GIORNALI.
VIETATO LEGGERE.
E' QUESTO IL RISULTTO DEI NUOVI VINCOLI SULLA VENDITA DEI GIORNALI.
L'ADUC: NO A  PRIVILEGI  A VANTAGGIO DELL'IGNORANZA E DEL POTERE.

Firenze, 23 Aprile 1998. La Commissione Cultura della Camera ha approvato la legge sulla sperimentazione della vendita di quotidiani: 300 metri da un'edicola, questo il vincolo imposto.
"Potremo comprare giornali in aperta campagna, sui passi alpini, a meno che non ci sia un piccolo spaccio polivalente a poche centinaia di metri. Questo il risultato pratico, mentre quello politico e' un maggiore controllo e discrezione del potere e dell'amministrazione sul lavoro e sui consumatori". Cosi' commenta il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, e prosegue: "E' come il vincolo che il Comune di Firenze ha messo per l'apertura dei sexy-shop, duecento metri da una scuola. La cultura e' la stessa: proibire con discrezione per meglio controllare, salvandosi la faccia -magari nei confronti della solita e usurata Europa-, perche' la norma liberalizzatrice c'e', ma e' impossibile applicarla.
Editori che si stracciano le vesti perche' le vendite dei giornali non raggiungono i livelli europei ed americani; giornalisti sempre piu' al lumicino perche' e' una professione che, oltre a squalificarsi per altri vincoli ordinatori, e' sempre meno richiesta; consumatori costretti a comprare a singhiozzo e sempre meno, perche' la mancanza di presenza di punti di distribuzione, contribuisce alla perdita d'attualita' di cio' che viene offerto. Nel mondo in cui avanza l'informazione telematica, nell'era di Internet e del tutto in tempo reale, per favorire il controllo di un potere e di un'amministrazione quantomeno jurassica in idee e proponimenti, si perfezionano le norme limitatrici della diffusione dell'informazione.
Tutto come sempre. Niente di nuovo. I consumatori non hanno che una scelta: continuare a