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VIAGGIARE NEI PAESI A RISCHIO. I DIRITTI DEL TURISTA
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Comunicato 
25 aprile 2006 0:00
 

Roma, 25.4.2006. L'attentato terroristico in uno dei Paesi a forte richiamo turistico come l'Egitto ripropone il tema degli annullamenti del viaggio in un Paese o in una localita' a rischio.
Disdire un viaggio e' oneroso perche' comporta penali tanto maggiori quanto piu' ci si avvicina alla data di partenza: annullare una prenotazione 3 giorni prima della partenza significa perdere il 100% di quello che si e' pagato, cioe' tutto il costo della vacanza. Solo una comunicazione ufficiale del ministero degli Affari Esteri e/o del ministero della Salute, che sconsigliano il viaggio per motivi di sicurezza o sanita', puo' portare all'annullamento del viaggio senza penalita'. In questo caso, in seguito ad un accordo tra i maggiori tour operator e il ministero degli Affari Esteri, il turista puo':
* essere indirizzato su altra localita', che puo' avere costi maggiori che devono essere pagati dal viaggiatore;
* essere rimborsato.
Si puo' sottoscrivere una assicurazione per l'annullamento del viaggio,in questo caso occorre pero' leggere attentamente le clausole contrattuali, per capire gli ambiti di copertura (malattia, infortunio, incidenti, calamita', attentati), le eventuali franchigie e gli oneri accessori (es. iscrizioni) che comunque devono essere pagati oltre, evidentemente, all'assicurazione stessa.
Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc
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