testata ADUC
ANDAVO A 100 ALL'ORA PER TROVARE LA BIMBA MIA ......
Scarica e stampa il PDF
Editoriale 
1 agosto 2001 0:00
 
Roba d'altri tempi? Certamente, ma almeno all'epoca non si era subito accusati di diventare cattivi maestri della gioventu'. Non c'era subito il verde dietro l'angolo che ti dava di squilibrato, ma, nel fascino del pericolo e dell'avventura, potevi anche essere invidiato da qualcuno. E forse andavi anche a schiantarti come nella triste fine del film "Il sorpasso", ma era, ne' piu' ne' meno, meno probabile di quanto ci si potrebbe schiantare oggi.
Oggi, con automobili 100 volte piu' potenti e piu' sicure, e con strade che -nonostante la loro condizione generale da ippodromo della morte- un pochino saranno migliorate? ... che si fa? Si va al massimo a 90 Km/h.
Emuli della societa' della velocita', conservatori del mito del modernismo ovviamente distruttivo e selvaggiamente liberista? Contraltare del buonvivere con pane integrale e bachi nelle mele? Assoldati dalla McDonald's per partecipare al circolo del transgenico sulle ali del capitalismo rampante tipo Microsoft e Virgin? A parte il fatto che chi potrebbe accusarci di cotanto delitto (tra cui i fan del cantante Manu Chao che incide e gira il mondo col marchio Virgin), non disdegnano i frutti della velocita' del capitalismo, siamo proprio sicuri che siano questi i termini del "conflitto"? Siamo sicuri che i 160 Km/h del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi siano il contraltare della Panda dell'ex-ministro Alfonso Pecoraro Scanio (in prima fila nel riempire di insulti la proposta di Lunardi)?
Ovviamente noi non ne siamo tanto sicuri, perche' abbiamo la quasi certezza che cerchino di mascherare cio' che ormai non e' piu' possibile nascondere: una politica che ha creato strutture di servizi non a misura dell'uomo, ma della tasca e/o del fanatismo di questo o quell'altro potente.
Il ministro Lunardi ci da' lo zuccherino dei 160, mentre gli ambientalisti di regime vorrebbero continuare a bastonarci col supplizio obbligatorio della lentezza.
La soluzione? Come sempre nelle nostre indicazioni, e' nell'individuo, nella sua capacita' di discernere e decidere: partiamo dal non-divieto.
(Vincenzo Donvito)

Pubblicato in:
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS