Il presidente di Confindustria, parlando ad un incontro torinese, rileva che, siccome in Germania la Volkswagen è in crisi, questo sia dovuto alle scelte ideologiche. E immaginiamo che perori l’abolizione o il ridimensionamento di tutti gli obiettivi (in sede europea) che sono stati dati per il green deal.
Il ragionamento di Emanuele Orsini, molto in sintonia con gli attuali governanti della Penisola e non solo, parte da un presupposto arrogante: di essere il centro del mondo, dove quest'ultimo, forgiato e alimentato da quelli come lui, ha sempre ragione, nella misura in cui i propri guadagni siano sempre in crescita e garantiti.
Il resto, soprattutto il Pianeta su cui vivranno anche i suoi figli e nipoti, non gli interessa.
E soprattutto prende in giro anche se stesso quando non valuta in nessun modo che il livello di pericolo ambientale in cui viviamo, è stato raggiunto grazie alle politiche come le sue.
Lui è un industriale e non è lui che deve dettare l'agenda della politica. I politici ci sono apposta, perché facendo tesoro di quello che succede tutto intorno a loro (lavoratori e ambiente incluso) devono trarre le conseguenze per evitare che ci si continui a fare male. Quando ci sono governi e parlamenti che calibrano le proprie politiche solo in base agli industriali, sono governi destinati a massacrare i loro amministrati e, spesso, per avere consenso, usano mezzi (menzogne incluse) non proprio leciti
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Una piccola - e banale - cosa il nostro presidente di Confindustria non considera: che lui può continuare a fare l'industriale e accumulare capitali, ma deve farlo per il bene suo e di tutti. Nella fattispecie non può continuare a produrre beni inquinanti, ma deve adeguarsi, investire, modificare, convertire, sì da continuare ad aumentare la propria ricchezza, ma senza danneggiare tutto quello che intorno può nuocere agli altri oltre che a se stesso. Pe fare questo occorre che rinunci a qualche cosa. Queste rinunce si chiamano investimenti che, con tempi anche brevi, danno risultati magnifici, anche per la sua ricchezza. Questo implica guardare oltre il proprio naso e operare di conseguenza.
Siamo preoccupati di dover ricordare queste elementari nozioni di Stato di diritto, di ecologia e di socialità.
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