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Crisi di tutto. C’è bisogno di un grande segnale: basta con Alitalia
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Editoriale di Vincenzo Donvito
6 aprile 2021 17:35
 
 Nonostante da più parti sembra che il governo Draghi sia il “salvatore” per eccellenza e tutti lo elogiano, perdurando la crisi di tutto, siamo prossimi anche alla crisi di fiducia nei confronti di Draghi. Com’era prevedibile non ci sono risultati a immediato termine. In un Paese in cui le persone hanno negli ultimi anni dato fiducia a chi proponeva la Luna ma ha dato terra arida ed arsa del nostro Pianeta, resa peggiore dal covid, siamo ad un passo da un maggiore scollamento tra governo e governati? Molto possibile.
Occorre una iniezione di fiducia. Non si può dare – covid - riaprendo tutto e consentendo di andare in vacanza dove si vuole. Occorre far capire che si sta facendo sul serio così come si fa chiudendo ed impedendo il diffondersi della pandemia.

Per questo c’è il problema Alitalia che potrebbe fungere alla bisogna.

Lauti stipendi senza interruzione e pur lavorando quasi nulla, mentre i commercianti non hanno i soldi per mangiare. Ad Alitalia i soldi vengono dalle nostre tasse, quelle che in qualche modo pagano anche coloro che non hanno più neanche gli occhi per piangere. Alitalia è il simbolo dello spreco e mala-economia di generazioni e generazioni di politica, di ogni colore.

I dipendenti della bara volante dell’economia possono essere sistemati altrove, ma sempre in considerazione che la crisi riguarda anche loro.
In questi giorni si sprecano gli esercizi di politica e finanza per far finta che Alitalia esista. Bene, governo, chiudere e di corsa! Impegna le tue energie e i nostri soldi per noi e per la nostra economia.
 
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