testata ADUC
LA GIUSTIZIA ITALIANA E IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Scarica e stampa il PDF
Editoriale 
1 agosto 2002 0:00
 
L'ELOGIO DEL GALLEGGIAMENTO

Il Presidente della Repubblica, alla cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio Superiore della Magistratura ha proferito parole di elogio per l'attivita' svolta fino ad oggi dal Csm per non aver fatto ulteriormente peggiorare i tempi dei processi, che sono la nostra maglia nera che la Corte di Strasburgo ogni tanto ci ricorda con precise condanne.
Noi non siamo d'accordo con queste parole del nostro Presidente Ciampi. Perche' crediamo che gli elogi vadano fatti a chi fa il suo lavoro e non a chi ha consentito il "galleggiamento". Se il problema dei tempi esiste ed e' riconosciuto grave, il fatto di aver operato perche' la situazione non peggiorasse (almeno cosi' dice il nostro Presidente), non ci sembra un buon lavoro, ma proprio una situazione in cui ci sarebbe bisogno di una strigliata. Forse il Presidente Ciampi non ha notato i dati del ministero di Grazia e Giustizia che solo alcuni giorni fa sono stati anticipati da un settimanale, e dove si segnalano record di tempi processuali oltre gli otto anni?
Noi che facciamo un largo uso della giustizia civile (che e' la piu' penalizzata rispetto ai tempi), non possiamo inoltre non far notare al nostro Presidente che proprio da domani 1 agosto si rinnova il rito della "sospensione feriale dei tempi", cioe' un "buco" di un mese e mezzo in cui tutte la cause civili e amministrative, e buona parte di quelle penali, vanno letteralmente in vacanza. In una situazione in cui per recuperare e riequilibrare la credibilita' di Giustizia e Stato si dovrebbe lavorare 24 ore su 24, con tribunali aperti giorno e notte, si consente ancora questa "tradizione" che, se non e' una delle cause principali dello sfascio, ha sicuramente una sua buona responsabilita'.
Certo le parole del Presidente Ciampi, e queste parole di elogio all'organismo di autogoverno della magistratura, pronunciate alla vigilia di questa sospensione, suonano male. Avremmo gradito, per esempio, la sospensione della "sospensione": cioe' un fatto e non solo parole! Ma ci resta solo lo sconforto sulle possibilita' di una uscita da questa terribile china della credibilita' della Giustizia e dei suoi amministratori.
(Vincenzo Donvito)

Pubblicato in:
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS