Più dei due terzi dei 3,3 milioni di elettori -cioé il 68%, secondo un sondaggio effettuato per il quotidiano The Irish Times all’uscita dei seggi, e il 69,4% per la radio-tv pubblica RTE- ha votato a favore dell’abrogazione dell’8vo emendamento della Costituzione, che proibisce di fatto ogni tipo di aborto proteggendo “il bimbo che deve nascere” in nome del suo diritto alla vita “uguale a quello della madre”. I risultati uficiali usciranno oggi pomeriggio. Plauso del primo ministro e del ministro della Salute.
Il voto della campagna é stato al 60% a favore, mentre quello delle città é stato al 71%. Gli uomini favorevoli al 65%, il 70% le donne, i giovani con meno di 25 anni all’87%, mentre i 50-64 anni sono al 63%.
Nel 1995, gli irlandesi hanno approvato il divorzio con una percentuale di solo il 50,3 dei voti espressi; nel 2015, invece, hanno detto “sì” al matrimonio tra omosessuali con il 62,07%.
Il progetto di legge che é stato pubblicato prima della tenuta del referendum, prevede che l’interruzione di gravidanza possa essere praticata, senza dover addurre nessuna motivazione, entro le prime dodici settimane di concepimento; fino a ventiquattro settimane in caso di pericolo grave per la salute della madre; in seguito solo in caso di anomalia fetale.

Questo il nostro ringraziamento ai cittadini irlandesi