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 FRANCIA - FRANCIA - Consumo cannabis. Verso i 300 euro di multa
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4 aprile 2018 11:02
 
Il governo aveva annunciato, a gennaio, di voler approvare un sistema di multa forfettaria per l’uso di stupefacenti, e in particolare di cannabis, che potrebbe essere comminata direttamente dalle forze dell’ordine per strada. Ora si conoscono le linee generali di questa multa: 300 euro.
“Il progetto di legge sulla riforma della procedura penale che presentero’ il prossimo mese, dovra’ prevedere una multa forfettaria di 300 euro che potra’ essere direttamente elevata da un poliziotto nei confronti di un consumatore maggiorenne nel momento in cui gli viene controllata l’identita’”, ha detto il ministro della Giustizia, Nicole Belloubet, lo scorso 3 aprile in un dibattito all’Assemblea nazionale.
La scelta del governo va oltre quello che era previsto dal rapporto parlamentare sulla “applicazione di una procedura amministrativa forfettaria sul reato di consumo illegale di stupefacenti” e che indicava una multa tra 150 e 200 euro. Il progetto di legge esclude i minori, che invece ne saranno coinvolti in caso di recidiva. “L’importo della multa forfettaria per i minori sara’ di 250 euro e quella della multa maggiorata sara’ di 600 euro”.
“Complementare" alle pene attuali
La legge del 1970 secondo la quale un consumatore di droghe rischia un anno di prigione e 3.750 euro di multa, non sara’ modificata. “Questa nuova procedura non sostituira’ gli altri provvedimenti penali gia’ esistenti”, ma sara’ un percorso procedurale “complementare”, “semplificato e rapido” per far fronte ai “contenziosi massicci”.
Su circa 140.000 denunce ogni anno per consumo di droghe, 3.098 pene detentive sono state inflitte nel 2015, 1,283 delle quali messe in atto.
Il ricorso a questa multa “potra’ essere circoscritto attraverso le direttive di politica penale locale per alcuni tipi di consumatori, essenzialmente in base al tipo di stupefacente, si’ da evitare che le persone che hanno realmente bisogno di un trattamento sanitario lo possano avere”, ha ancora spiegato il ministro della Giustizia.
(dal quotidiano Le Monde del 04/04/2018)
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