Oggi parte, sotto il segno del caos, la riforma monetaria voluta dal presidente Nicolas Maduro per fronteggiare l'iperinflazione. La riforma prevede la cancellazione di 5 zeri dalla svalutatissima moneta nazionale, il bolivar. La legge stabilisce che "salari, pensioni e qualsiasi altra prestazione dovranno adeguarsi alla nuova denominazione" a partire da oggi. Non dovranno invece essere sostituiti i libretti degli assegni che riportano la vecchia denominazione. "Ci sara' molta confusione nei prossimi giorni per i consumatori e il settore privato - prevede Asdrubal Oliveros, direttore di Ecoanalitica - Lo scenario e' caotico". Tra i provvedimenti previsti da Maduro c'e' anche un aumento di 34 volte dei salari minimi, il quinto quest'anno, che comunque non bastera' nemmeno a comprare due chili di carne. Il nuovo bolivar, detto bolivar sovrano, che dovrebbe entrare in vigore oggi, sara' ancorato alla nuova criptovaluta, il petro. Ogni petro avra' un valore di 60 dollari, pari a 3.600 bolivar, basato sul prezzo di un barile di petrolio. Il nuovo salario minimo varra' mezzo petro (1.800 bolivar), circa 28 dollari al mercato nero. Il Fmi recentemente ha previsto che l'inflazione in Venezuela tocchera' un milione per cento quest'anno.