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 MESSICO - MESSICO - Guerra alla droga. Un arresto per strage mormoni
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6 novembre 2019 11:26
 
Le autorita' messicane hanno annunciato l'arresto di una persona sospettata di essere coinvolta nel massacro della famiglia di mormoni americani, al confine con gli Stati Uniti, in cui ieri sono state uccise nove persone, di cui sei bambini e tre donne. Lo riporta la Cnn. L'agenzia ministeriale per le indagini penali (Amic) ha riferito che il sospettato - di cui non si conosce l'identita' - aveva due ostaggi legati e imbavagliati nelle colline di Agua Priests, nello Stato di Sonora. Con se', aveva anche diversi fucili e una grande quantita' di munizioni.
Il procuratore generale del vicino Stato di Chihuahua, Cesar Peniche Espejel, ha confermato l'arresto in un'intervista con la radio messicana Imagen, ma non ha poto fornire dettagli sul coinvolgimento del sospettato. "Stiamo aspettando maggiori informazioni per diramare un comunicato ufficiale", ha detto Peniche Espejel, secondo il quale dietro la strage potrebbe esserci il cartello di recente formazione, 'Los Jaguares', di Sinaloa. Ieri, funzionari americani hanno pero' indicato che nel mirino degli inquirenti vi e' anche il cartello rivale, 'La Linea'. "Questi cartelli di Sinaloa, dopo l'arresto di Guzman 'El Chapo', hanno subito una frammentazione", ha spiegato Peniche Espejel, "e ora stanno crescendo vicino al confine con gli Stati Uniti, dove sono coinvolti nel traffico di migranti e di droga verso gli Usa". Le nove vittime della strage erano membri della famiglia LeBaron, una comunita' di mormoni 'scissionisti', da tempo in conflitto con i cartelli della droga messicana. Secondo l'ex ministro degli Esteri messicano, Jorge Castaneda, la loro uccisione non e' stata casuale o frutto di uno scambio di identita' - come ipotizzato in un primo momento - ma intenzionale, una vera e propria esecuzione. L'ex ministro ha riferito alla Cnn che i LeBaron avevano ottenuto, nel 2011, la protezione di 90 agenti della polizia federale, che stazionavano davanti alla loro comunita', proprio per via delle loro tensioni con i cartelli. Questa sorta di scorta e' stata poi ridotta dall'attuale governo, all'inizio di quest'anno, secondo quanto raccontato da Castaneda.
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